Se ti è piaciuto il mio blog


web

mercoledì 29 gennaio 2014

Una serie anticonvenzionale e bellissima


KEN PARKER
di Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo



 
Un magnifico fumetto Western, umano, intelligente, atipico, che segue la sua strada senza fossilizzarsi nei canoni del genere e in cui il protagonista, non proprio un eroe, ma comunque un bravo ragazzo dotato di coscienza e coraggio, talvolta decide di farsi da parte per lasciare spazio ad occasionali comprimari.

Siamo nel XIX secolo, America del Nord, seguiamo Ken nelle sue variegate avventure che lo vedono sempre in viaggio, ora nei panni di un cacciatore di pelli, ora di uno Scout dell'esercito, ora di un Indiano d'adozione... Ken, infatti, non è un personaggio rigido e stereotipato, sempre uguale a se stesso, è anzi portato a cambiare e a rinnovarsi, sbagliando, talvolta, tornando sulle sue decisioni, ma facendo tesoro degli errori per evolversi e migliorare. In realtà, il nostro è fondamentalmente un uomo libero che vive senza pregiudizi e preconcetti, adattandosi alle varie situazioni (o rimanendone vittima)...

Anche le trame sono multiformi e toccano tanto l'avventura quanto la denuncia sociale, alternando toni poetici e commoventi a momenti di comicità, passando attraverso malinconia, serenità, poesia, approdando persino alla metanarrazione...

Non ci si accorge quasi di essere al cospetto di un fumetto seriale, vario com'è in tutte le sue accezioni.

Le sceneggiature sono ottime, sia in senso ampio, come storia e montaggio, sia nel dettaglio dei dialoghi, brillanti, vivaci, capaci di rendere bene la quotidianità... Eppure ci sono episodi fatti di silenzi, come “Lily e il cacciatore”, che sono eccelsi ed egualmente eloquenti, e si sposano in modo perfetto con i disegni...

Insomma, una serie anticonvenzionale e bellissima, profondamente emozionante, soprattutto per chi, come me, non è un'appassionata di Tex...

Nessun commento:

Posta un commento