PENDOLARI
Si sta come/ d'autunno/ sugli alberi/ le foglie
DERAGLIAMENTO,
LEGGE DI MURPHY, LE CARE, VECCHIE, BUONE FERROVIE DELLO STATO
Venerdì
17 è deragliato un Intercity tra Andora e Cervo, nella nostra
disastrata Liguria ridondante di frane... Tutti additano la sfortuna,
ma la verità è che non si è fatto male nessuno, perciò in teoria
tutto bene. Tranne per i pendolari.
Invero,
pare che questa volta Trenitalia abbia reagito in fretta dotandosi di
pullman sostitutivi: la linea fino ad Albenga funziona (perché non
fino ad Alassio, visto che il posto per i treni c'è e il sinistro
interessa la stazione successiva, anzi successiva pure a Laigueglia?
Mistero...), ad Albenga si scende e un simpatico bus color della
cenere porterà i viaggiatori ad Alassio. Poi ritorno con la gente in
partenza per Savona che naturalmente verrà depositata ad Albenga
(c'è un bus anche per Imperia, da Albenga, ma quello non ci
interessa) dove potrà aspettare gioiosamente il primo treno utile.
Ebbene,
nella nefasta giornata di ieri, come di consueto la domenica, dovevo
andare a pranzo dai miei, a Pietra Ligure, e quindi prendere il treno
Alassio-Savona... Che ignara! Che ottimista!
Si
noti che pago 424,00 Euro di abbonamento annuale (che scade il 31
gennaio, e che sicuramente nel frattempo sarà aumentato) e quindi
trovo immorale servirmi di altri mezzi (senza contare la frana a
Borghetto e quella tra Albenga ed Alassio...).
Comunque...
Mi premuro di andare in stazione un po' prima (53 minuti) per evitare
ritardi e disagi per quanto possibile. Ero a conoscenza della
soluzione con i pullman ed ero abbastanza tranquilla, anche perché,
mi raccontavo, domenica è già il terzo giorno dall'incidente, ormai
saranno ben organizzati. Ha! Ha! Ha!
Insomma
che alle 12.07 chiedo in biglietteria. L'addetta mi dice che
purtroppo il pullman è appena partito (alle 12.00 esatte) e che sarà
di nuovo qui entro le 13.00 circa. Bene, mi dico, la stessa ora in
cui di norma prendo il treno. Tutto in regola.
Certo,
il treno lo aspetto al coperto, seduta e rilassata in attesa
dell'annuncio, qua devo stare sull'attenti nel piazzale antistante la
stazione, mentre piove (non tanto per fortuna) e conscia che non ci
sarà alcuna comunicazione... Va mu, mi dico, che sarà mai?, mi
attacco al telefono e mi intrattengo in un'ora di amene
conversazioni. Arrivano le 13.00. Arriva un sano principio di
appetito. Il pullman no.
Aspetto
le 13.10... Niente.
13.20.
Niente.
Ma
dove cavolo è sto pullman?
Provo
a chiedere in biglietteria. La donna di prima è scomparsa, c'è un
uomo (con la divisa etc.), domando del bus. Lui dice che non sa
nulla. Io gli faccio presente che la sua collega mi aveva parlato
delle 13.00. Lui risponde che il pullman non ha orari, che va da
Alassio ad Albenga e da Albenga ad Alassio, punto. Io ribatto che ci
vogliono venti minuti, massimo mezz'ora per fare quel tratto di
strada... Che io sono lì da oltre un'ora... Che a questo punto i
casi sono due: o il pullman è esploso o l'autista è andato a
pranzo, e sarebbe interessante sapere quando riprenderà il servizio,
visto che anche io sto morendo di fame, e piuttosto torno a casa e
mangio dal Mio Perfido Marito, dando pacco ai miei (che hanno
preparato gli gnocchi e lo strudel, sob...).
L'addetto
alla biglietteria ripete che lui non sa niente.
Gli
chiedo se allora può indicarmi quali orari ha seguito il bus nella
giornata di ieri, tanto per avere un'idea.
Lui
ribadisce che non sa niente (mi aspetto che aggiunga che non c'era e
se c'era dormiva, ma non lo fa...). Io insisto: vorrei sapere allora
CHI sa qualcosa, e se per caso lui non può sentirsi con quelli di
Albenga, dato che il pullman, se non si trova qui, o è là o in
viaggio. Naturalmente la risposta è che lui non lo sa, che loro non
sanno niente, e che neanche quelli di Albenga sanno niente, e che,
per motivi che restano inesplicati, lui non può telefonare a
nessuno. Fantastico. Chissà se il mister sa almeno come si chiama,
se conosce il suo proprio nome. Il dubbio mi viene.
Intanto
arrivano le 13.25, io ho davvero famina, non scorgo altri passeggeri
(salvo una coppia di adolescenti) e decido di tornare a casa.
Lemme
lemme, sconsolata sconsolata, trotterello per una decina di minuti,
avvisando nel frattempo il Ragno, per il pacco alla famiglia, e poi
il Mio Perfido Marito che prepari pappa e coccole extra. E chi ti
becco a metà strada, che mi sfreccia accanto? Il cavolo di pullman.
Resisto
alla tentazione di maledire l'uomo della Stazione.
Invece,
maledico me stessa. È da i tempi dell'Università che viaggio col
treno, dovrei sapere ormai che cosa aspettarmi.
...Rimembro
quel pomeriggio in cui sono stata 7 ore e 16 minuti (esatto,
d'orologio) bloccata tra Varazze e Savona perché qualcuno si era
suicidato. E va bene non sarà colpa di nessuno... Ma il controllore
non diceva ai passeggeri che cosa era successo, continuava a ripetere
che in capo a mezz'ora si sarebbe risolto tutto (per un investimento?
Figurarsi, neanche riesce ad arrivare il Magistrato, in mezz'ora!),
glissando sulle domande, alludendo a un disguido, e rassicurando i
viaggiatori con delle false promesse. Dopo quattordici mezz'ore
abbondanti il treno è ripartito. Naturalmente nel frattempo (dopo
due o tre ore) erano arrivati i pullman sostitutivi. Naturalmente
solo due bus per quattro treni (medio tempore arenatisi a Varazze)
stracolmi di gente: io non avevo nemmeno fatto in tempo a scendere
(ovviamente i primi arrivati sono stati avvisati per ultimi), che i
pullman erano già pieni! Il bello è che i miei erano a Savona, quel
pomeriggio, potevano venire a prendermi... Ma che senso aveva... per
mezz'ora... potevo anche aspettare...!
...Rimembro
quella volta che con Gian tornavamo da una intensa giornata di
shopping librario a Milano: sciopero anticipato, soluzione con bus
sostitutivi, già pronti: uno diretto al Albenga, l'altro per le
stazioni intemedie. Noi dovevamo scendere rispettivamente a Pietra e
a Loano, così abbiamo chiesto alla donna in divisa che berciava
ordini a destra e sinistra su quale pullman salire. Quella ci ha
malamente spediti su quello per Albenga, così abbiamo viaggiato con
le professioniste dell'amore mercenario e alla fine abbiamo comunque
dovuto chiamare a casa per farci raccattare...
Ci
sarebbero altri aneddoti, ma riesco solo a sospirare.
Mea
culpa, dunque, per ieri...
...E
poi, in fondo, è andata bene così... anche perché non è detto che
ad Albenga il treno ci fosse subito. Magari sarebbe partito dopo le
15.00, o chissà... E io avevo fame. Una fame nera.
Davvero,
in fondo è andata bene...
Quello
che mi preoccupa è che ci vorranno tre mesi per ripristinare la
funzionalità della linea.
E
io devo fare spesso Alassio-Pietra.
Ci
sarà da divertirsi.
O
da non rinnovare l'abbonamento.
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