KILL
BILL
(2003)
Temo
che per me resterà sempre il capolavoro di Tarantino: più de “Le
Iene”, più di “Pulp Fiction”, più di “Bastardi senza
gloria”! Magnifico! Sublime! Squisitamente cinico! Un film che fa
godere dall'inizio alla fine (persino la centesima volta che lo
riguardi) e che sempre ti porta ad una totale e catartica
esaltazione!
Tutto
è all'insegna della perfezione: dalla colonna sonora (variegata e
incisiva, con tanto di canzoni tradizionali giapponesi) alle
inquadrature (che spesso indugiano sui dettagli), dai combattimenti
alle scenografie (lo scalpo sulla neve...da brividi!), dalla breve
sequenza animata sul passato di
O-Ren Ishii ai
dialoghi (sferzanti, intensi, suggestivi...), dai personaggi alla via
del Bushi... Non ultima la trama, perché la vendetta è davvero un
sempreverde e qui viene gustata fredda, e talvolta addirittura
gelata...
La
trama la sanno tutti, ma qui la rievoco per il puro piacere di
autoraccontarmela: la Sposa, visibilmente incinta, viene pestata a
sangue e spedita in coma da alcune vecchie conoscenze durante le
prove del suo matrimonio... Tutti quelli che le sono cari vengono
ammazzati. Dopo quattro anni si sveglia in ospedale con una placca di
metallo in testa e la pancia vuota, mentre uno sconosciuto si
appresta a violentarla...
A
quel punto, la nostra eroina, che in realtà è una pericolosissima
killer, decide di riprendersi la sua vita...
Il
film è suddiviso in capitoli, e, tra un flashback e l'altro, segue
la protagonista (una splendida Uma Thurman) mentre realizza la sua
vendetta, seguendo una lista accurata, fino ad arrivare a Bill, ex
capo, ex amante, e mandante del suo dolore...
La
pellicola è veramente lunga, in tutto circa quattro ore (anche se
non si sentono assolutamente), tanto che è stata distinta in due
“volumi”: il primo, più adrenalinico e sanguinolento, e il
secondo, più lirico e introspettivo, che alla fine, in mezzo a tanto
sangue, oltre a profonde e nerdissime considerazioni su Superman e
gli altri Supereroi, ci regala finalmente un raggio di sole...
La
perfezione tecnica ed estetica e il divertimento sono senza pari, ma
anche i combattimenti (con katana, col coltello o anche a mani nude)
sono un vero spettacolo! Senza tante manfrine, senza troppi effetti
speciali, offrono coreografie magnifiche, con qualche formidabile
colpo-chicca, come quello ai danni dello stupendo unico occhio della
deliziosa Elle Driver... I personaggi, poi, sono uno più
strabiliante e ben caratterizzato dell'altro, specie le donne, specie
O-Ren (Lucy Liu) ed Elle (Daryl Hannah), specie Bill (David
Carradine)... Oltre a Beatrix, claro! E che stuzzicanti punte di
sadismo (“Tu no, Sophie!”), che tripudio di sangue e che dialoghi
velenosi e saggi, che meravigliose sequenze drammatiche, e quante
allusioni, citazioni, omaggi (dalla tuta di Bruce Lee ai cartelloni
pubblicitari...), quanto si esagera, ma con quale eleganza!
Misericordia, godo solo al pensiero!
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