TECNICHE
DI LETTURA
Non
è che proprio lo siano, delle tecniche... Diciamo piuttosto che io
sono abituata così, che mi ci trovo da Dio (pur se gli umani sovente
restano perplessi) e che probabilmente un po' è perché sono
compulsiva, e un po' è perché sono tremendamente ingorda.
Comunque...
In
sostanza io ho l'abitudine di leggere più libri per volta,
possibilmente nell'ordine almeno della decina (in questo momento sono
a quota sedici)... Non necessariamente tutti romanzi.
Il
top della bellezza è domenica pomeriggio in cui mi dedico mezz'ora
ad uno, dieci minuti all'altro, quarantacinque al terzo e così via,
finché la schiena non mi si spezza a furia di stare sdraiata...
Può
sembrare un atteggiamento dispersivo, il mio, ma sinceramente mi
sollazzo molto di più così, nutrendomi dei contrasti di epoca e
genere, e dei raccordi casuali fra i vari volumi... Seguendo
ispirazioni improvvise e stati d'animo altalenanti, sottoponendomi a
piacevolissimi brain storming casuali...
Tanti
mi chiedono, di conseguenza, come faccio a capirci qualcosa o a
ricordare quello che leggo... La verità, paradossalmente, è che i
libri mi rimangono assai più impressi in questo modo!
Se
mi concentro solo su uno inevitabilmente lo finisco in un soffio e
quindi impiego poco a dimenticarlo... Da un lato, magari, è un
vantaggio anche questo, ma in linea di massima preferisco
centellinare, spiluccare, passare dal dolce al salato, e quindi giù
di stuzzichini per poi tornare ai biscotti...
E
poi, be', a seconda di che libro finisco vengo assalita da attacchi
di malinconia profonda, come se un caro amico mi salutasse per
sempre... Avendo più letture in corso, invece, attenuo il senso di
perdita e lo gestisco meglio.
Qualora
però, per motivi vari (di norma, ahimè, la contingenza..) debba
dedicarmi ad un solo volume per volta, fatico a procedere in ordine e
tendo a balzare da un capitolo all'altro e poi a tornare indietro.
Certo, con alcuni autori è meglio evitare (vedi Jonathan Carroll),
ma altri (George Martin, ad esempio, che alterna “la soggettiva”
contemporanea di più personaggi) paiono quasi chiederlo...
se
invece non si tratta di romanzi, ma di dizionari, di saggi o di
poesie... Be', allora il mio approccio è davvero irrinunciabile!
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