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lunedì 24 febbraio 2014

Frasario ricco


MOSCERINE
di Anna Marchesini
 
 
Sono racconti brevi in cui, come ci spiega l'autrice, piccole inezie (moscerine) rompono l'equilibrio e fanno cambiare direzione ad una trama che sembrava già scritta, già definita...

Fotografie di attimi, situazioni rubate, che si dilatano nell'osservazione.

Sono carini, non c'è che dire. Semplici, brillanti.

Ma non umoristici, per quanto mi riguarda.

Mi dispiace, è che io certa comicità non la capisco. Mi fa soffrire, non ridere. E' vero che farsa e tragedia vanno a braccetto, però io ho trovato questi racconti toccanti, commoventi. Non divertenti, per quanto piacevoli. A volte persino profondi “Lisetta”, in particolare).

Lo stile della Marchesini, quello sì, è umoristico. Leggero, garbato. Elegante. Sembra di sentirla sorridere, in certi punti. Ma a me, di fatto, spesso si stringeva lo stomaco.

L'unica cosa, ecco, io avrei un po' scorciato. Certe descrizioni sono troppo insistite, troppo lunghe, autocompiaciute, rasentano la prolissità. E' un peccato veniale, d'accordo, ma un dimezzamento generale avrebbe reso le trame più incisive. Per il resto, la scrittura è piacevole, densa di dettagli, il frasario ricco (che bello l'uso del verbo “veleggiare”) , le idee non sempre originalissime, ma rese con sapienza...

Non ho capito la storia sul caffè, mi è piaciuta da matti quella sulla signorina Iovis, e ho apprezzato “Le evidenze” (ma che voglia di tagliarmi le vene), “La Torta Nuziale” (ma sarebbe stata davvero da accorciare) e “Poi si vedrà”.

Sono perfette le rappresentazioni umane (specie ne “Il Salotto”, che però è davvero troppo, troppo lungo), le piccole realtà di paese, i ragionamenti indagati al microscopio... Hanno una scintilla dentro, un non-so-ché di fulgido che ti conquista.

Non è un libro che avrei comprato, la copertina non mi avrebbe sedotta, né la descrizione.

Proprio per questo sono contenta che me lo abbiano regalato, se no probabilmente non l'avrei mai letto.

Grazie!

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