Se ti è piaciuto il mio blog


web

mercoledì 11 giugno 2014

Ad un tratto avviene il miracolo...

 
AGENTS OF S.H.I.E.L.D.
 
 
Pensavamo fosse morto nella cosiddetta “battaglia di New York”, (si veda il film degli Avengers), ma Phil Coulson è resuscitato e ce lo ritroviamo in una serie tutta sua. Una serie Tv in 22 episodi, almeno per quanto riguarda la prima stagione...

Ebbene? Ebbene siamo nell'universo Marvel, in continuity con i film di Thor, Captain America, e, appunto, gli Avengers. Lo S.H.I.E.L.D. è una sorta di gruppo spionistico americano al cui vertice abbiamo Nick Fury (Samuel L. Jackson) e che, tra le altre amenità, si occupa di affari alieni, supereroi e bizzarrie...

In particolare seguiamo le gesta dell'agente Coulson (Clark Gregg) e della sua squadra, formata da: Melinda May (Ming-Na Wen) la più figa di tutte, fredda e imbattibile combattente dalle mille risorse; Ward (Brett Dalton) in apparenza il classico bamboccio carino, in gamba e simpatico, specializzato nello spionaggio e bravo con le armi come nel corpo a corpo; Skye (Chloe Bennet) l'hacker sensibile, frizzante e dal passato oscuro (che trovo saccente ed antipatica, per tacere di quelle sue coscione spropositate); e i due giovani geni delle scienza Leo Fitz (Iain De Caestecker), vagamente tenerello, ma fondamentalmente un po' anonimo, e Jemma Simmons (Elizabeth Henstridge), solare, dolcissima e spontanea, nonché piacevolmente buffa. In effetti Fitz-Simmons (chiamati così, come se costituissero un tutt'uno), specie nelle prime puntate, svolgono spesso un ruolo comico (e qui non posso non ricordare una divertentissima scena sul treno in cui Jemma si finge la figlia di Phil...), talvolta interpretando, di fatto, due macchiette.

In effetti, all'inizio i personaggi sono piuttosto piatti, riducendosi, con la sola eccezione di Coulson, a degli stereotipi. Le puntate si presentano come avventure indipendenti, non brutte, ma neanche eccelse, e così uguali a se stesse che ad un certo punto, inevitabilmente, si comincia a perdere interesse. Alla fine chi se ne cale del perché e del come Coulson è resuscitato? Perché l'unico collante fra le varie puntate pare questo interrogativo, che, diciamolo, non è gran cosa, e non viene nemmeno risolto in modo troppo originale.

Però... però ad un tratto avviene il miracolo: i protagonisti cominciano a crescere, a complicarsi, a confonderci e sorprenderci (Ward, in particolare, mi ha lasciata a bocca aperta), emergono nuovi personaggi, di cui sospettiamo, sbagliandoci, o di cui ci fidiamo, sbagliando ancora. La continuity diviene più forte, collegandosi a Thor e a Captain America, i misteri aumentano e si sovrappongono, aggiungendo sotto trame e domande.

D'accordo, qui i superpoteri sono scarsi, gli effetti speciali limitati, e non si arriva al livello dei film. In compenso, però, ce la si cava bene, ci sono alcuni dialoghi riusciti, colpi di scena d'impatto, discreti combattimenti, e si riesce, finalmente, ad attizzare la curiosità dello spettatore, conferendo spessore ai personaggi (persino Skye, alla fine, comincia ad essere meno sgradevole). Drammi a risate si alternano, lasciando spazio, quando è necessario, all'azione e all'immaginazione.

Insomma, se anche in principio la serie non convince tanto, forse vale comunque la pena di andare avanti... Indubbiamente nel panorama televisivo ce ne sono di molto più belle, però, per chi viaggia nell'universo filmico Marvel rinunciarvi sarebbe un peccato.

A proposito, ogni tanto ci sono dei gustosi cameo: da Nick Fury a Lady Sif, passando, naturalmente, per Stan Lee.

Nessun commento:

Posta un commento