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domenica 1 giugno 2014

Abbastanza onesto


LA BRUTTINA STAGIONATA
di Carmen Covito
 
 
Un romanzo divertente, leggero, spiritoso, che non fa piegare in due come Bridget Jones, ma regala comunque molti sorrisi, e per giunta ha il pregio di tirare su il morale a qualunque ragazza (poco importa che ai tempi in cui lo avevo letto potessi ancora definirmi giovine e non stagionata. Certe cose rallegrano sempre!). Perché, in fondo, e nonostante tutto, la protagonista scopre di non essere poi così malaccio... E che esserlo (o non esserlo) non è poi davvero importante...

Il punto di vista è quello della bruttina (che è peggio che essere brutta perché sei trasparente e nemmeno ti si nota), Marilina Labruna, quarantenne di Milano, amabilmente goffa, simpaticamente acida, che ci racconta di sé e del suo rapporto con il mondo (e con gli uomini, e con la sua asfissiante madre e le sue asfissianti e stereotipate amiche) e che per campare scrive tesi di laurea (lavoro che trovo adorabile, e che mi è rimasto impresso quasi più di tutto il resto).

E' un romanzo senza pretese, allegro, duro, in aria di protesta, ma ottimista, brioso, con alcune caratterizzazioni stilistiche ed espressive incisive e gradevolmente ironiche, che valgono da sole la lettura del libro. E' vero, c'è anche un po' di volgarità non troppo sporadica, ma che diamine, mica siamo puritani! E poi, in certi casi, ci sta, e si intona al contesto.

La trama non è nulla di sorprendente, e in un certo qual modo procede come si spera proceda. Però intrattiene, diverte, e ci regala qualche gradito ribaltamento di ruoli. Del resto siamo in una commedia, e un po' è consentito vendicarsi, da donna a uomo.

Nel complesso, però, il romanzo è abbastanza onesto e realistico, specie riguardo all'interiorità della protagonista, che è ben analizzata. Ed in effetti è lei il vero punto di forza del libro. Con le sue contraddizioni, le sue paure, le sue ansie, ma soprattutto con il suo coinvolgente humor!

Invero, non risulta sempre simpaticissima, a volte hai voglia di dirgliene quattro, di urlarle in faccia qualcosa, ma poco importa, perché in sintesi ti piace lo stesso, e in fin dei conti anche tu impari ad accettarla. Inoltre la lettura scorre veloce, ed arrivi alla conclusione in un battibaleno.

Per donne, ma non necessariamente.

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