LA
BRUTTINA STAGIONATA
di Carmen Covito
Un
romanzo divertente, leggero, spiritoso, che non fa piegare in due
come Bridget Jones, ma regala comunque molti sorrisi, e per giunta ha
il pregio di tirare su il morale a qualunque ragazza (poco importa
che ai tempi in cui lo avevo letto potessi ancora definirmi giovine e
non stagionata. Certe cose rallegrano sempre!). Perché, in fondo, e
nonostante tutto, la protagonista scopre di non essere poi così
malaccio... E che esserlo (o non esserlo) non è poi davvero
importante...
Il
punto di vista è quello della bruttina (che è peggio che essere
brutta perché sei trasparente e nemmeno ti si nota), Marilina
Labruna, quarantenne di Milano, amabilmente goffa, simpaticamente
acida, che ci racconta di sé e del suo rapporto con il mondo (e con
gli uomini, e con la sua asfissiante madre e le sue asfissianti e
stereotipate amiche) e che per campare scrive tesi di laurea (lavoro
che trovo adorabile, e che mi è rimasto impresso quasi più di tutto
il resto).
E'
un romanzo senza pretese, allegro, duro, in aria di protesta, ma
ottimista, brioso, con alcune caratterizzazioni stilistiche ed
espressive incisive e gradevolmente ironiche, che valgono da sole la
lettura del libro. E' vero, c'è anche un po' di volgarità non
troppo sporadica, ma che diamine, mica siamo puritani! E poi, in
certi casi, ci sta, e si intona al contesto.
La
trama non è nulla di sorprendente, e in un certo qual modo procede
come si spera proceda. Però intrattiene, diverte, e ci regala
qualche gradito ribaltamento di ruoli. Del resto siamo in una
commedia, e un po' è consentito vendicarsi, da donna a uomo.
Nel
complesso, però, il romanzo è abbastanza onesto e realistico,
specie riguardo all'interiorità della protagonista, che è ben
analizzata. Ed in effetti è lei il vero punto di forza del libro.
Con le sue contraddizioni, le sue paure, le sue ansie, ma soprattutto
con il suo coinvolgente humor!
Invero,
non risulta sempre simpaticissima, a volte hai voglia di dirgliene
quattro, di urlarle in faccia qualcosa, ma poco importa, perché in
sintesi ti piace lo stesso, e in fin dei conti anche tu impari ad
accettarla. Inoltre la lettura scorre veloce, ed arrivi alla
conclusione in un battibaleno.
Per
donne, ma non necessariamente.
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