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martedì 24 giugno 2014

Un mondo stupefacente e meraviglioso


DIZIONARIO DI MITOLOGIA GRECA E LATINA
di Anna Ferrari
 
 
Sono da sempre un'appassionata di storie, e quindi, oltre che di film, racconti, fiabe, fumetti e romanzi, anche di mitologia universale.

Inevitabilmente, però, quella più corteggiata è la mitologia greca (e latina, già che c'è), caratterizzata, osservo incidentalmente, da stupri vissuti con estrema naturalezza, tradimenti, incesti, atti di violenza e sopraffazioni (eh, sì!). E un sacco di horror (dai parenti serviti a pranzo come portata principale ad una ridda di magnifici Mostri sanguinari, quali la Chimera, la Sfinge, le Arpie e gli Stinfalidi, tanto per menzionare alcuni fra i più noti...) Ma anche da viaggi, scoperte e sogni. E immaginazione. In cui non c'è morale, o meglio, in cui la morale principale è: uomini guardatevi dallo sfidare gli dei, guardatevi dal peccato di Hybris, la tracotanza!

Se si riescono ad accettare questi punti cardine, la Mitologia greca si rivelerà un mondo stupefacente e meraviglioso, che costituisce la radice di tanta parte della nostra cultura e che è un piacere scoprire. Solo che dà dipendenza, e dopo che vi siete letti Omero, Esiodo, Ovidio, i tragici greci e compagnia bella non sarete ancora paghi, e bramerete altro, ripiegando necessariamente, infine, sui dizionari.

Non storcete il naso, quindi: il dizionario può essere una lettura interessante e gustosa, e, se realizzato bene, quando tratta di un tema come questo, risultare persino coinvolgente ed emozionante. Perché di fatto è una raccolta di trame e di personaggi, una specie di multi-romanzo, se vogliamo, sulle origini del Mondo e sulla sua fine, ma con in mezzo un mucchio di avventure che si intrecciano, si sfiorano e si sovrappongono.

Tra quelli (numerosi) che ho letto, questo di Anna Ferrari (oltre 800 pagine) è senz'altro il più esauriente e rigoroso: non si limita a descrivere le gesta e gli attributi degli dei e degli eroi principali, troviamo anche i personaggi minori, le comparse, le Graie, il nome del Minotauro, le località più remote...

In più, abbiamo un po' di collegamenti con i Miti in chiave “moderna”, ad esempio grazie agli attenti riferimenti alla reinterpretazione dantesca.

E poi, in ulteriore aggiunta, una serie di argomenti chiave, quali, ad esempio, animali e piante, per altri approfondimenti.

Insomma, si tratta di un'opera maestosa, completa, vasta, in cui è un piacere sguazzare e trastullarsi, ma, in effetti, consigliabile a chi di Miti mastichi già qualcosetta, onde evitare il rischio di smarrirsi.

Ma, in fondo, anche se ci si dovesse perdere, sarebbe poi così spiacevole?

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