MACHETE
KILLS
di Robert Rodriguez
(2013)
Machete
non twitta. Machete vuol bene a tutti. Machete... uccide! Ed è
fantastico e creativo mentre lo fa (magnifica la scena in cui strappa
le budella ad uno dei cattivi e le arrotola attorno alle pale in
movimento di un elicottero fino a che... wow! E anche la scena col
fulminato non è male)!
...E
va bene, a volte vengono inseriti dei personaggi solo per il piacere
di vederli schizzare sangue, ma... che c'è di male? E' divertente!!!
Perché Machete (che è delizioso quando parla di sé in terza
persona) è anche un tipo ironico, che fa la battuta giusta, seppur
laconica, esattamente quando è necessaria. La circostanza che il suo
volto scavato sia perennemente inespressivo è luccicante valore
aggiunto!
In
realtà questo secondo rutilante episodio (seguito di Machete, cui
già avevo dedicato un post) non parte in pompa magna: gli elementi
essenziali ci sono, ma la storia impiega un attimo (non di più) a
decollare... Quando lo fa, però, è esplosiva! Ci sono vecchi
personaggi che è bello ritrovare, personaggi nuovi interessanti (tra
schizofrenia, violenza, e sociopatia delirante), qualche sorpresa (si
vedano ad esempio le scene “in 3D” della versione in “2D”:
non tanto per se stesse, quanto proprio per il 3D ;)... Chi ha visto
la pellicola sa!), ma soprattutto: magnifici omaggi a Guerre
Stellari! No, davvero, chi se lo aspettava, specie in un “film
tamarro”? Eppure c'è di tutto e di più, dalla trilogia classica
agli episodi recenti, da Darth Vader alla carbonite... Anzi, in un
certo senso la trama segue quasi le linee guida di “Star Wars”...
Strano che nessuno sia figlio/fratello/sorella di qualcun altro!
Per
il resto... beh, la questione degli immigrati e delle problematiche
sociali messicane passano in secondo piano, in compenso l'escalation
spassosa prosegue arrivando a superarsi, aumentano il trash e il
godimento (le prostitute sparano dalle poppe... e quando è il caso
anche dal perizoma... Anche se qui Rodriguez cita se stesso, e in
particolare il Sex Machine, alias Tom Savini, di “Dal tramonto
all'alba”), Mel Gibson nei panni del cattivone è sublime ed
esaltante (oltreché, ovviamente, pazzo e sopra le righe) e la trama
riesce ad essere sempre più gioiosamente carica e improbabile,
pregna di strizzate d'occhio, effettacci e splatter a volontà! Ma
pare, per il futuro, destinata a migliorare ulteriormente perché nel
prossimo seguito Machete uccide ancora... in the space!!! E mentre
aspettiamo, possiamo goderci il trailer.
P.S.
Menzione
d'onore al sicario El Camaleòn interpretato da... è una sorpresa!
Anzi, sono almeno tre!
P.P.S.
E
che dire di Carlos Estevez per la prima volta sullo schermo??? La
succosità e gli ammiccamenti iniziano con i titoli di coda!!!
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