THE
LAST SHIP
Una
serie Tv niente male, seppur non entusiasmante, con protagonisti un
po' “leccati” e tante scene di repertorio, ma con tematiche
interessanti e una trama comunque avvincente e dal buon ritmo (anche
se io un paio di episodi li avrei tagliati), seppur non
particolarmente innovativa.
Abbiamo
questa super nave da battaglia, la Nathan James della marina degli
Stati Uniti, con 200 militari a bordo e due virologi, che devono
scoprire il vaccino per un atroce malattia. Peccato che la missione
venga interrotta sul più bello e che il mondo non sia più quello di
prima (è da mesi che siamo nell'Artico e le comunicazioni sono
interrotte per ragioni di sicurezza): l'epidemia è dilagata,
divenendo ancora più letale, e sterminando la maggior parte della
popolazione mondiale. L'unica speranza (tu pensa!) è proprio la
dottoressa a bordo della nostra nave, Rachel Scott (Rhona Mitra). Che
mi piace, nonostante lì per lì sembri anafettiva e con un palo
piantato nel didietro. Ad ogni modo, i personaggi sono ben
caratterizzati, non solo l'algida Scott, ma anche il bel capitano Tom
Chandler (Eric Dane) semi perfetto, il suo secondo, Slattery./Adam
Baldwin (che forse è il personaggio che preferisco) tutto d'un
pezzo (o no?) e i vari membri dell'equipaggio.
Ci
sarà spazio per approfondire i risvolti umani (alcuni banalotti,
altri meno), per scoprire gli sviluppi e gli esiti di questa sorta di
Apocalisse, ma anche per la lotta: come al solito, infatti, in queste
situazioni, non è tanto della malattia che bisogna aver paura,
quanto dei sopravvissuti. Ad esempio, dalla nave da battaglia russa
(sembra di essere tornati ai tempi della Guerra Fredda), che vuole a
tutti i costi accaparrarsi la dottoressa...
Verso
il finale di stagione la trama migliora molto (benché ogni tanto
salti fuori un'ingenuità o una pecca), acquisendo sempre maggior
continuity, mentre i personaggi aumentano di spessore (c'è una scena
divertentissima, in mezzo alla tensione, fatta di baci rubati, che mi
ha fatto venire le lacrime agli occhi dal ridere, soprattutto grazie
a Tex/John Pyper-Ferguson un civile splendidamente canagliesco –
in senso lato – innamorato della dottoressa Scott) e poi, in
ultimo, quando tutto pare risolto, un colpo di scena megagalattico!
Che, okay, è piuttosto scontato, quasi prevedibile, ma ci sta
ugualmente da dio, e quindi ben venga...
Il
pregio maggiore? La prima stagione consta di soli dieci episodi:
grazie! Odio quelle serie Tv, per quanto magari ben realizzate e
incalzanti, che si dilungano per oltre venti puntate!
P.S.
Il
produttore è Michael Bay.
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