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domenica 30 novembre 2014

Un inizio che sfugge


THE COUNSELOR – IL PROCURATORE
di Ridley Scott

(2013)
 
 
Inutile, non riesco a togliermelo dalla testa.

E non perché mi sia piaciuto in modo così stratosferico (anche se: sì, la mia recensione sarà positiva). E' che proprio mi si è conficcato nel cervello e non riesce più ad andarsene. E continuo a figurarmi il contenuto di quel dvd che non ci è stato mostrato... God!

La verità è che all'inizio ero davvero smarrita: vedevo delle scene che non riuscivo a collegare fra loro, e che mi davano l'idea di espandersi in modi bizzarri, disperdendosi in mezzo a dialoghi interessanti, ma dai confini evanescenti... Insomma, annaspavo, ed è stato solo il mio amore incondizionato per Cormac McCarthy ad indurmi a resistere senza scivolare nel sonno.

Intendiamoci, le scene di per sé sono belle, per giunta sostenute da un cast stellare, ma era il quadro d'insieme a sfuggirmi... Poi, la trama diviene comprensibile anche per i comuni mortali, e allora... allora tremi. Perché non sai bene che cosa aspettarti, sai solo che sarà terribile...

Ed infatti lo è, e ogni volta è diverso.

Tutto parte da questo avvocato (Michael Fassbender), chiamato sempre solo con il suo titolo, innamoratissimo della fidanzata Laura (una dolcissima Penelope Cruz) e del denaro, il quale per ottenerne di più si infila nel giro della droga e dei cartelli messicani, senza rendersi conto di quali sono i rischi, benché i suoi complici Westray e Reiner (Brad Pitt e Javier Bardem – conciato in modo assurdo –), cerchino di metterlo in guardia... Naturalmente, qualcosa va storto.

Il film può non piacere, ma (se si regge la parte iniziale) non può non colpire: alcuni dialoghi sono insuperabili, gli interpreti strabilianti (Cameron Diaz, in particolare, nel ruolo di Malkina, la ricca, viziata e trasgressiva donna di Javier Bardem, è divina, e non è che io sia una sua grande fan!), e poi ci sono quelle scene, dicevo, che ti si fermano nelle pupille e non se ne vanno più. Quelle girate (ad esempio la “ginecologica” sequenza di sesso con la Ferrari gialla, che lo stesso Bardem vorrebbe solo dimenticare, o la morte con il laccio, per come arriva inaspettata e pur attesa – alludo alla seconda, non alla prima – ), e ancor di più quelle non girate, soprattutto il contenuto del già citato dvd.

Che ti resta lì, indigeribile.

Alla fin fine pure la trama mi è piaciuta, e anche se, forse, qualche aggiustatina servirebbe... la lascerei esattamente così.

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