EVANGELION
di Yoshiyuki Sadamoto
Finalmente,
dopo mille anni di attesa, il manga giunge a conclusione! Senza
deludere e senza infiammare, almeno per quanto mi riguarda, laddove,
invece, il mio giudizio sulla serie nel complesso è decisamente
entusiasta!
La
trama (che ha ampiamente ispirato in molti punti gli autori di Nathan
Never) è affascinante, ricca di motivi di interesse – anche a
livello etico –, di dinamismo, colpi di scena shock, di
ribaltamenti e di sfumature, mentre in certi passaggi arriva ad
essere cruda, persino tragica... Ma soprattutto è estremamente
coinvolgente sotto il profilo emotivo, portandoci, letteralmente, a
fare nostri i sentimenti dei personaggi.
E
pazienza se il protagonista, Shinji, è anonimo e remissivo (a volte
mi è venuta voglia di ficcargli la testa nel water e affogarlo), e
se le comprimarie sono rispettivamente una viziata isterica (Asuka),
e un'apatica cronicamente timida (Rei): insieme fanno scintille,
alternando momenti drammatici, ad altri simpatici o addirittura
passionali o semplicemente teneri, denotando molta
sensibilità/delicatezza da parte dello sceneggiatore, che riesce a
combinare i caratteri sfruttandone le potenzialità e a ritrarre il
contesto adolescenziale con le sue problematiche, anche dal punto di
vista della personalità in formazione e del residuo di innocenza che
preclude la crescita, nonché al rapporto con adulti/genitori con
realismo e autenticità...
Il
sottotesto, comunque, resta prevalentemente crudo, e ci induce a
soffrire per questi ragazzini in cui, in qualche modo, viene rubata
la giovinezza per combattere una guerra che, alla fine, non siamo
nemmeno sicuri sia giusta, e che, anzi, pone innumerevoli
interrogativi: di quelli con la maiuscola, sull'Uomo, sul Destino,
sulla scienza, su Dio e sul Mondo...
Dunque,
anche se all'inizio Evangelion può sembrare la classica lotta con i
robottoni in cui bisogna difendere la Terra, in realtà siamo
parecchio più avanti...
Serie
magnifica e, per quel che ricordo, perfettamente in armonia con
l'anime da cui è tratta...
Da
evitare come la peste, invece, l'insulso e ripetitivo spin-off Shinji
Ikari Raising Project, di una pochezza imbarazzante, in cui i
personaggi non fanno che cadersi uno addosso all'altro infilando le
mani dove non devono... Ai limiti del ridicolo e dell'improbabile.
Più carina, ma trascurabile, Evangelion – Cronache degli angeli
caduti, con qualche scena d'azione apprezzabile, mentre Evangelion
Iron Maiden, ovvero che cosa sarebbe successo ai nostri eroi se di
fossero conosciuti in un mondo più roseo, in principio può
incantare, ed essere addirittura sentita come necessaria... Ma presto
stanca e la storia è tristemente priva della liricità e della
poesia della saga principale, virando troppo spesso sullo scontato...
Peccato!
Nessun commento:
Posta un commento