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giovedì 20 novembre 2014

Comincia quasi a stancare...


XIII
di J. Van Hamme e W. Vance
 
 
Una serie a fumetti che doveva finire con il numero 13 (così mi era stato detto quando avevo iniziato ad acquistare i volumi), ma che è ancora in corso (siamo al n. 22) e, per giunta, ha dato vita ad una serie parallela composta da volumi autoconclusivi, ciascuno dedicato ad un personaggio della serie principale, al suo passato e al perché è diventato com'è (molto carina pure quella).

Si comincia su una spiaggia, quando questo bel figliolo si risveglia senza memoria e con il tatuaggio XIII sul collo... subito viene soccorso ed aiutato da una coppia di anziani gentili, che lo accudisce, ma presto il nostro viene aggredito da alcuni sicari ed è costretto a fuggire. In che cosa è coinvolto? Perché non ricorda nulla? E soprattutto... chi è? A noi pare un persona buona e coscienziosa, ma a volte spuntano dettagli che potrebbero suscitare dubbi... A poco a poco, però, cominciamo a scoprire chi è il nostro eroe: la storia è intricatissima, costellata di false piste, di soggetti ambigui, di enigmi, e, sullo sfondo, niente meno che un complotto per uccidere il Presidente degli Stati Uniti (la storia è per lo più ambientata lì, nonostante il fumetto sia franco-belga)... Ma non ci basta risolvere questi misteri, perché poi la trama prosegue, e ci regala altri cicli narrativi, con nuove matasse da dipanare.

La serie è intelligente, adrenalinica, e ben costruita, intessuta di colpi di scena e di rivelazioni shock, assai godibile, estremamente incalzante e ben disegnata.

Il protagonista ci piace, è un tipo carismatico, intelligente ed eroico q.b., ma sono altri due i personaggi che preferisco: il Tenente (poi Maggiore) Jones, una bellissima donna, spiritosa, concreta, coraggiosa, uno dei pochi comprimari di cui davvero ci si può fidare perché è una vera amica (e forse qualcosa di più...) ed è assolutamente in gamba (io la adoro soprattutto per via del rapporto che la lega a XIII...) e poi il Generale Carrington, anziano ma eccezionale, e soprattutto leale e non troppo rigido. Ma devo dire che quasi tutti personaggi di contorno sono degni di nota e ben caratterizzati (da qui, come accennavo sopra, la serie parallela XIII Mystery, incentrata sui comprimari)...

I primi numeri sono davvero coinvolgenti, quasi ipnotici, poi ci si perde un po', la “regia” si fa meno sicura. Il fumetto si continua a leggere con piacere, ma non si ha più l'impressione di essere al cospetto di una storia che viaggia esattamente nella direzione in cui vuole andare, e alla lunga la pubblicazione comincia quasi a stancare... Questa, almeno, è la sensazione che ho io adesso: se in principio ero impaziente di leggere un volume nuovo, adesso inizio ad auspicare che la saga di XIII si concluda... Peccato.

Rimane comunque una serie interessante e che si legge volentieri e che non manca di regalare qualche emozione.

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