LE
ETA' DI LULU'
di
Almudena Grandes
Lulù
ci appare come una donna disinibita che “ama l'amore” e si dà e
lo prende in tutti i modi, senza freni e senza limiti, spesso con una
certa ossessività (che di solito non è indice di divertimento, né
di vocazione... e non è libertà, ma schiavitù)...
Scopriamo
allora chi è veramente la bella Lulù: una fanciulla che a quindici anni è stata sedotta da un amico di famiglia, Pablo, di dodici anni
più vecchio di lei, e che lei ha finito per sposare, legandosi a lui
in un matrimonio sui generis, fatto di libertinaggio e di
perversione, in cui Lulù, sostanzialmente, deve sempre essere una
ragazzina di quindici anni... Fino a che non decide di crescere e di
svincolarsi una volta per tutte, con l'unico sistema che davvero le è
familiare: il sesso, che quindi qui assume una valenza pura,
esistenziale...
Non
ho letto molti romanzi considerati erotici: c'è stato il brutto
“Cento colpi di spazzola” di Melissa P., di una tristezza
sconfinata e che tutt'al più ha la capacità di anestetizzarmi per
reazione; la “Justine” di De Sade (la prima versione, quella più
soft, contenuta ne “I Meridiani” Mondadori, e a tratti mi ha
infastidita pure quella, sebbene magistralmente scritta); “La
pianista” di Elfriede Jelinek, che non mi era dispiaciuto, benché
fosse un po' morboso e dell'erotismo avesse giusto l'aroma... e direi
basta (Le “Cinquanta sfumature” me le sono risparmiate: mi
sembrava una saga squallida, soprattutto a livello letterario, già
dalle recensioni favorevoli)... Insomma, non sono un'estimatrice del
genere, né un'esperta, ma questo romanzo di Almudena Grandes mi era
piaciuto...
Almudena Grandes, ritratta dal nostro vignettista.
Non
tanto a livello erotico, le mie fantasie e quelle presentate nel
libro non combaciano granché (ma qualche guizzo c'è, specie
all'inizio), quanto piuttosto a livello di prosa. Perché, hey, la
ragazza sa scrivere! E riesce a non cadere nel volgare a tutti i
costi. Ha uno stile caldo, invece, dolce, coinvolgente, e riesce a
creare aspettazione, attesa, a incuriosire e a solleticare (anche
quando esagera un po').
E
poi non c'è solo sesso, ma anche sentimento, e non sto parlando di
una banale e trita storia d'amore, quanto piuttosto di un rapporto
adulto (più o meno... più meno che più), complicato, torbido e
complesso, dalle molteplici implicazioni. Sessuali, sì. Ma non
soltanto (in effetti, uno dei punti forti del romanzo è dato dalla
capacità introspettiva e dalla finezza psicologica dell'autrice). E
poi si va più in là, alla ricerca di se stessi, della propria
essenza, della libertà.
Ed
è interessante scoprire perché Lulù abbia “più di un'età”...
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