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venerdì 7 novembre 2014

Un urlo di giubilo!


SANDMAN OVERTURE
di Neil Gaiman e J. H. Williams III
 
 
Volevo aspettare di leggere tutti gli albi per recensirlo, ma non ce la faccio, altrimenti impazzirò nell'attesa (per una abituata a gustarsi i volumi, queste poche pagine periodiche sono uno stillicidio...)! Quindi questa non è una vera recensione, quanto piuttosto un urlo di giubilo! Un urlo scritto, ma sempre un urlo, perché, wow, dopo mille anni, torna il mio fumetto preferito di sempre: il più bello dell'universo!

Per fortuna (dato come si è conclusa la serie originale) non si va avanti, ma indietro, con un prequel che ci riporta ai motivi per cui Sogno è stato evocato da un mortale, rimanendo prigioniero per settant'anni mentre le sue Terre precipitavano nel caos... E ancora prima alle origini stesse della Galassia...

Devo ammetterlo, in principio avevo qualche perplessità... Da un lato ero senza dubbio in astinenza, ma dall'altro temevo si potesse in qualche modo guastare un'opera già perfetta... E poi, mi dicevo, nel corso dei volumi precedenti abbiamo assistito ad una meravigliosa evoluzione di Dream, che è cambiato tantissimo, diventando più umano, più empatico... Insomma, la domanda era: sarò in grado di amarlo ancora come era all'inizio, prima che cominciasse a “crescere”, a sforzarsi di comprendere il prossimo?

Ebbene: sì, e anche di più!

Ovviamente non posso ancora pronunciarmi sulla trama, ma quel che ho visto mi è piaciuto, mi è piaciuto tanto. Anche quando, in fondo, non è che ripetizione, e proprio per questo assume lo stesso sapore delle fiabe.

Stranamente ho trovato più emozionante rincontrare il Corinzio (un incubo creato da Morpheus e che ha deciso di contravvenire alle regole e di divertirsi ad ammazzare un po' di sognatori, e che per questo è destinato alla distruzione: un personaggio che per me ha un fascino senza confini, a livello sia fisico – con quegli occhi-bocca – che concettuale), Destino e Death, piuttosto che Sogno, ma forse perché non ha avuto ancora molto spazio... Ad ogni modo l'atmosfera è sempre la stessa: magica, fatata, piena di suggestione e di mistero. In più i disegni di J. H. Williams III sono sublimi e c'è persino una pagina che “si estende” regalandoci una tavola enorme e strepitosa... con Sogno in tutti i suoi aspetti... E dunque è questo che accadrà, il nostro eroe dovrà confrontarsi con se stesso, anche perché, come annuncia Death a Destino, di recente lei ha dovuto raccogliere uno degli aspetti di suo fratello minore, che dunque è deceduto in un mondo remoto, per cui qualcosa non va...

Insomma, le premesse sono stupende e i miei dubbi fugati, e non vedo l'ora di leggere il seguito!

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