SANDMAN
OVERTURE
di Neil Gaiman e J. H. Williams III
Volevo
aspettare di leggere tutti gli albi per recensirlo, ma non ce la
faccio, altrimenti impazzirò nell'attesa (per una abituata a
gustarsi i volumi, queste poche pagine periodiche sono uno
stillicidio...)! Quindi questa non è una vera recensione, quanto
piuttosto un urlo di giubilo! Un urlo scritto, ma sempre un urlo,
perché, wow, dopo mille anni, torna il mio fumetto preferito di
sempre: il più bello dell'universo!
Per
fortuna (dato come si è conclusa la serie originale) non si va
avanti, ma indietro, con un prequel che ci riporta ai motivi per cui
Sogno è stato evocato da un mortale, rimanendo prigioniero per
settant'anni mentre le sue Terre precipitavano nel caos... E ancora
prima alle origini stesse della Galassia...
Devo
ammetterlo, in principio avevo qualche perplessità... Da un lato ero
senza dubbio in astinenza, ma dall'altro temevo si potesse in qualche
modo guastare un'opera già perfetta... E poi, mi dicevo, nel corso
dei volumi precedenti abbiamo assistito ad una meravigliosa
evoluzione di Dream, che è cambiato tantissimo, diventando più
umano, più empatico... Insomma, la domanda era: sarò in grado di
amarlo ancora come era all'inizio, prima che cominciasse a
“crescere”, a sforzarsi di comprendere il prossimo?
Ebbene:
sì, e anche di più!
Ovviamente
non posso ancora pronunciarmi sulla trama, ma quel che ho visto mi è
piaciuto, mi è piaciuto tanto. Anche quando, in fondo, non è che
ripetizione, e proprio per questo assume lo stesso sapore delle
fiabe.
Stranamente
ho trovato più emozionante rincontrare il Corinzio (un incubo creato
da Morpheus e che ha deciso di contravvenire alle regole e di
divertirsi ad ammazzare un po' di sognatori, e che per questo è
destinato alla distruzione: un personaggio che per me ha un fascino
senza confini, a livello sia fisico – con quegli occhi-bocca –
che concettuale), Destino e Death, piuttosto che Sogno, ma forse
perché non ha avuto ancora molto spazio... Ad ogni modo l'atmosfera
è sempre la stessa: magica, fatata, piena di suggestione e di
mistero. In più i disegni di J. H. Williams III sono sublimi e c'è
persino una pagina che “si estende” regalandoci una tavola enorme
e strepitosa... con Sogno in tutti i suoi aspetti... E dunque è
questo che accadrà, il nostro eroe dovrà confrontarsi con se
stesso, anche perché, come annuncia Death a Destino, di recente lei
ha dovuto raccogliere uno degli aspetti di suo fratello minore, che
dunque è deceduto in un mondo remoto, per cui qualcosa non va...
Insomma,
le premesse sono stupende e i miei dubbi fugati, e non vedo l'ora di
leggere il seguito!
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