TRE
di
Tiziano Sclavi
Romanzo
che continuo a leggere, che possiedo in quattro edizioni diverse, e
che continuo a non capire, che mi lascia l'amaro in bocca
avviluppandomi in trame grottesche e lampi di genialità che si
intersecano e sovrappongono inchiodandosi in se stesse, che spesso
recano echi lontani o vicini, o contemporanei, uno stile asciutto e
un'ironia graffiante, che però ha il gusto per l'autocommiserazione.
Un
libro nero, beffardo, ma senza sorriso, che ama contraddirsi da solo
e che non lascia speranze di salvezza o di riscatto. Che non consola,
non salva, ma sempre sconcerta e affascina, senza permettere a
nessuno di prenderlo in mano. Perché non si può, perché è come
l'acqua o la sabbia, e scivola via.
Ispirato
a tante cose (da “Mattatoio n. 5” di Vonnegut a “Freaks”, il
film di Tod Browning), le accarezza tutte e non ne coglie nessuna.
Però
Sclavi – l'autore di Dylan Dog – ci ha messo un pezzo della sua
anima dentro e leggerlo è come guardare l'Aleph (vedi Borges), dove
tutto accade contemporaneamente.
Un
tempo lo avrei definito uno dei miei romanzi preferiti, ora non sono
più così giovane, e prediligo la sostanza alla mera suggestione.
Però,
ecco, qualora non si fosse compreso, è un libro che mi piace,
questo, e che trovo significativo, perché è uno di quelli in cui al
lettore è chiesta un po' di collaborazione ed offerta una bella
atmosfera. In cui i nodi si formano ma non sempre vengono al pettine,
ma se decidono di farlo non hanno limiti e possono disfarsi o
invertirsi o sfasciare tutto.
Un
libro interessante, onirico, con un pizzico di delirio e in mezzo una
risata. Un po' gracchiante, però, e un po' agra.
A
mio modesto avviso, il più bello che Sclavi abbia scritto. Eccetto
forse Dellamorte, Dellamore... Ma dovrei rileggerli di nuovo per
esprimere un giudizio definitivo...
Ciao, quali sono le quattro edizioni di TRE di cui parli?
RispondiEliminaConosco l'edizione Camunia, quella Oscar Mondadori e l'edizione integrale della Periplo ma non me ne viene in mente una quarta.
Ciao!
Ne ho due Mondadori (una me l'hanno regalata). Può darsi che la memoria mi inganni, ma mi pare che abbiano la copertina diversa... Purtroppo avendo effettuato solo la catalogazione cartacea dei miei possessi (con indicati solo autore, titolo e casa editrice, senza altri dettagli quali l'anno di pubblicazione o il codice isbn - lo so: vergogna a me! Ma l'idea di mettermi su Anobi mi fa invecchiare solo all'idea...) non posso controllare in tempi brevi... Anche perché per farlo "fisicamente" mi occorre almeno una settimana di ricerca intensiva visto che, me tapina, tengo oltre diecimila volumi (tra libri e fumetti), più le riviste (art e dossier, storia e dossier etc.) in uno spazio minuscolo, angusto e tutt'altro che funzionale...
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