Se ti è piaciuto il mio blog


web

lunedì 16 settembre 2013

Piccoli dettagli della quotidianità


BANANA YOSHIMOTO

 
Autrice giapponese, freschissima e molto giovanile, dallo stile semplice, immediato ed intimista, ma dal frasario ricercato, accattivante, capace di infondere nel lettore un senso di tranquillità, di dolcezza ed accettazione per le cose del mondo, oltre che di permettergli di conoscere qualcosa del Giappone: non solo a livello di usi, costumi, vocaboli e di cucina, ma anche del modo di ragionare, di pensare, di sentire.

Spesso parte da piccoli dettagli della quotidianità per narrarci una storia che, seppure affrontata con calma e levità, a piccoli brani, rivela aspetti traumatizzanti, nel passato o nel presente, toccando temi cupi e importanti, come la morte, la malattia, la sessualità, la solitudine, e, talvolta arrivando ad avere persino accenti terrorizzanti, se pure poi temperati dalla personalità rassicurante – talvolta un po' infantile – del/della protagonista.

Una delle scene più spaventose che abbia mai letto, infatti, si trova in uno dei suoi romanzi (purtroppo non ricordo quale) e descrive una fanciulla che fa il bagno. Ad un tratto, dal nulla, nella vasca compare una paperella di plastica, che lei sa essere stata (mi pare) dei vecchi proprietari deceduti... Capisco che detto così non sembri granché ma a me era venuta la pelle d'oca (cosa che non mi è mai capitata con Stephen King...). Probabile ci fossero altri particolari che mi sfuggono, comunque...

Il suo difetto peggiore, invece, a parte il semplicismo di alcuni passaggi logici – che però di solito risulta perdonabile – è che le sue numerose e brevissime opere alla fine sembrino tutti uguali. Non tanto per il ripetersi dei temi, (che sono essenzialmente un pretesto per indagare angosce ed emozioni) quanto per l'atmosfera sempre identica, per i personaggi che si somigliano, per l'incedere sempre uguale della narrazione. Che apprezzo e che mi ha indotto a leggerla parecchio, senza mai pentirmene, ma che alla lunga disincentiva, regalando solo l'ennesima versione di se stessa.

Ad ogni modo, quello il suo romanzo che ho preferito in assoluto è “N.P.”, forse il più ricco di spunti. Quello che mi è piaciuto meno è forse “Sly”.

Nessun commento:

Posta un commento