IO
SONO FEBBRAIO
di Shane Jones
Un
romanzo insolito, che si costruisce a piccoli brani, con minuscole
frasi, preziose e suggestive (i bambini che giocano alla Profezia...)
e spazi vuoti, che compongono quadri astratti, ma anche emozioni
sanguinanti.
E'
una fiaba dolcissima, più bianca che nera, per via di tutta quella
neve, per adulti cui piaccia sognare... Un po' apocalittica,
decisamente poetica, narra di una guerra... a Febbraio. Sì perché
il mese più freddo dell'inverno ha deciso di trattenersi per sempre
nella nostra piccola cittadina di un tempo che non sappiamo e alla
fine la scelta degli sventurati abitanti (che non possono più far
volare aquiloni e mongolfiere) non può che essere la ribellione...
Alle armi, dunque! Ma anch'esse saranno inconsuete.
Un'allegoria
che sa di magia, musicale, evocativa e piena di puntini di
sospensione, che porta seco riflessioni stratificate, talvolta
ambigue, sfuggenti, che non si riescono ad afferrare del tutto, e
pensieri funesti, immagini crudeli, ma che permettono anche di
intravedere la luce.
Si
tratta di un volumetto brevissimo pubblicato da ISBN in edizione
tascabile ma molto curata, con tanto di cofanettino.
Mi
è piaciuto abbastanza, pare scritto per me, ma la sua frammentarietà
non consente una lettura troppo rapida, o si corre il rischio di
stancarsi, o di smarrire qualcosa per strada (magari la sanità
mentale...) o di perdersi nei meandri nella narrazione, rimandone
prigionieri per sempre, avviluppati da un senso soffocante di
tristezza.
E'
un romanzo che va centellinato, invece, gustato lentamente, immagine
per immagine... In questo modo, è una promessa, il profumo di fumo e
di miele non vi lascerà mai più.
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