MACHETE
(2010)
Ovvero
il film più tamarro dell’universo, dove anche i preti sparano e le
gnocche hanno la benda sull'occhio. Nessun regista ha mai osato
tanto, nessun action-movie è mai stato così esagerato, estremo e…
divertente!
E’
nato come finto trailer in “Grindhouse” e poi è diventato pura
magia cinematografica a base di sparatorie, combattimenti, splatter,
violenza, testosterone, “sexytà” e spasso nudo e crudo. Il tutto
frullato con ameni accenti di pura demenzialità, che però non
sciupano la “machosità” che permea tutta la pellicola...
Qui
si divertono tutti un mondo: il regista, gli interpreti (si segnalano
alcuni nomi notevoli, tipo Robert De Niro, in particine gustose, il
cattivissimo Steven Segal – che per una volta riesce anche ad
essere convincente – e il protagonista Danny Trejo, davvero
perfetto per la parte) e soprattutto gli spettatori (come sempre
avviene nelle opere di Robert Rodriguez, che io amo alla follia).
Certo,
come Planet Terror è un omaggio ai b-movie… Ma c'è qualcosa di
male in questo? No!!! Specie se il risultato è una figata come
questa!
Il
trailer sembrava già dire tutto... invece c'è un mucchio di altra
roba adorabile e very saporita! E c'è anche la trama... Poteva
sembrare di contorno, superflua, inutile, invece non è niente male,
per quanto semplice, e se vogliamo sa anche un po' di denuncia
sociale, seppur realizzata in modo atipico... L'argomento? Ma gli
immigrati messicani! Machete si schiera con loro, naturalmente, e ci
mostra come giustizia e legge non sempre vadano di pari passo (uno
dei dibattiti più interessanti della filosofia del diritto, in cui
mi sono imbattuta di recente in un bel saggio di Norberto Bobbio)...
Sono già stati annunciati due seguiti! Yeeeee!!!
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