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domenica 15 settembre 2013

I foglietti gialli…


URLA NELLA NOTTE

 
Questo post è stato espressamente richiesto dal Mio Perfido Marito, che vuole che mi auto denunci. In effetti gli sono debitrice di un bel po’ di notti insonni, quindi è giusto che espii.

Ebbene, il problema?

Il problema è che, di norma lunedì notte (why?), tra l’una e le quattro, mi sveglio urlando. Oh, yeah, come nel più classico degli horror sulle case infestate! Più esattamente, trasalgo come una posseduta strillando (non bisbigliando) “Oddio!” in un paio di varianti. Naturalmente il mio povero tesoro si sveglia, sotto shock, e mi chiede che succede: se la casa va a fuoco, se Dado è stato rapito, se ho avuto un’epifania divina… o satanica.

Di solito non è nessuna di queste ipotesi e io mi limito a dire: “aspetta”, mi spremo le meningi per qualche istante, e poi crollo riaddormentandomi, beata, senza proferire verbo e risolvere il mistero (curiosamente in questi giorni di tregenda la mia quotidiana insonnia non dà segni di sé).

Non sempre mon amour ha la stessa fortuna e trascorre il resto della notte ben desto, rimirando il soffitto, chiedendosi se ho combinato qualcosa di grave o se la vita continuerà anche domani.

Di norma sono innocente, ma lui come lo sa? (Ora ci sta facendo il callo e prende la cosa abbastanza sportivamente, ma se avessi fatto queste uscite tra qualche anno forse sarebbe deceduto per un infarto.)

Però le sere più gustose sono quelle in cui fornisco una spiegazione… Perché è delirante, senza eccezioni, (spesso raccontini o suggestioni narrative scaturiscono da lì). Ad esempio, una notte, ho sognato di aver dimenticato i foglietti gialli… Quali foglietti gialli? Quelli essenziali, per prolungare l’esistenza, che settimanalmente vanno spediti al Reggente Cosmico, pena la privazione dell’aria… Ho impiegato un discreto tempo per realizzare che non era la realtà ma solo un incubello, perché lì per lì, conscia di aver siglato la condanna a morte di tutta la famiglia, ero davvero in ansia e non ragionavo molto lucidamente. Il MPM si è affannato a consolarmi, ma mi ha confessato che ero alquanto scettica quando mi sono riappisolata.

Un mio amico, per lusingarmi, mi parla di “genio e sregolatezza”, ma credo che i più mi consiglierebbero la psicanalisi… O di rinunciare a “certi film e certe letture” (come se potessi!)… O un buon albergo, nel caso del mio diletto.

Se ci saranno aggiornamenti, quali spettri, demoni, o interventi della neuro, sarà mia cura comunicarlo.

Se ne avrò la possibilità.

Baci a tutti!

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