URLA
NELLA NOTTE
Questo
post è stato espressamente richiesto dal Mio Perfido Marito, che
vuole che mi auto denunci. In effetti gli sono debitrice di un bel
po’ di notti insonni, quindi è giusto che espii.
Ebbene,
il problema?
Il
problema è che, di norma lunedì notte (why?), tra l’una e le
quattro, mi sveglio urlando. Oh, yeah, come nel più classico degli
horror sulle case infestate! Più esattamente, trasalgo come una
posseduta strillando (non bisbigliando) “Oddio!” in un paio di
varianti. Naturalmente il mio povero tesoro si sveglia, sotto shock,
e mi chiede che succede: se la casa va a fuoco, se Dado è stato
rapito, se ho avuto un’epifania divina… o satanica.
Di
solito non è nessuna di queste ipotesi e io mi limito a dire:
“aspetta”, mi spremo le meningi per qualche istante, e poi crollo
riaddormentandomi, beata, senza proferire verbo e risolvere il
mistero (curiosamente in questi giorni di tregenda la mia quotidiana
insonnia non dà segni di sé).
Non
sempre mon amour ha la stessa fortuna e trascorre il resto della
notte ben desto, rimirando il soffitto, chiedendosi se ho combinato
qualcosa di grave o se la vita continuerà anche domani.
Di
norma sono innocente, ma lui come lo sa? (Ora ci sta facendo il callo
e prende la cosa abbastanza sportivamente, ma se avessi fatto queste
uscite tra qualche anno forse sarebbe deceduto per un infarto.)
Però
le sere più gustose sono quelle in cui fornisco una spiegazione…
Perché è delirante, senza eccezioni, (spesso raccontini o
suggestioni narrative scaturiscono da lì). Ad esempio, una notte, ho
sognato di aver dimenticato i foglietti gialli… Quali foglietti
gialli? Quelli essenziali, per prolungare l’esistenza, che
settimanalmente vanno spediti al Reggente Cosmico, pena la privazione
dell’aria… Ho impiegato un discreto tempo per realizzare che non
era la realtà ma solo un incubello, perché lì per lì, conscia di
aver siglato la condanna a morte di tutta la famiglia, ero davvero in
ansia e non ragionavo molto lucidamente. Il MPM si è affannato a
consolarmi, ma mi ha confessato che ero alquanto scettica quando mi
sono riappisolata.
Un
mio amico, per lusingarmi, mi parla di “genio e sregolatezza”, ma
credo che i più mi consiglierebbero la psicanalisi… O di
rinunciare a “certi film e certe letture” (come se potessi!)… O
un buon albergo, nel caso del mio diletto.
Se
ci saranno aggiornamenti, quali spettri, demoni, o interventi della
neuro, sarà mia cura comunicarlo.
Se
ne avrò la possibilità.
Baci
a tutti!
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