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lunedì 23 settembre 2013

Spiritualmente libero...


HYSTERIA

 
Un film che non volevo vedere, che non mi ispirava per niente, verso cui ero totalmente prevenuta. Ispirato alla storia del vibratore (sic!), a come è nato (pare, per curare l'isteria delle donne) e ai suoi perché.

Ambientato nel 1880 e condito con le più astruse tesi pseudo scientifiche, assolutamente non porno, né erotico, né perverso... Piuttosto sagace, intelligente e un po' alternativo, con dialoghi avvincenti e personaggi pittoreschi (una menzione d'onore all'interpretazione di Rupert Everett, davvero meravigliosa!).

C'è anche una spruzzata di denuncia sociale, una riflessione sulla condizione femminile, ottime ricostruzioni, ma soprattutto lo spettatore avrà il sorriso perennemente sulle labbra. Niente volgarità, ben inteso, le pazienti, poi, sono quasi tutte vecchie carampane, quindi non ci saranno neanche troppi bollenti spiriti da quietare, però... che deliziose risate all'inglese!

Invero, io temevo soprattutto che fosse un film verboso e saccente, ma non è nemmeno questo, anzi è frizzante, spiritualmente libero, talvolta spiazza, ma non esagera, ed i protagonisti sono un amore. Specie Maggie Gyllenhall, adorabile, anche quando è irritante.

Una commedia, insomma, non un documentario, un po' piccante in alcuni spunti, ma nel complesso morigerata. Anzi, ad un tratto (purtroppo) vira addirittura nel romantico e nel prevedibile, ma anche se questo un pocherello guasta - perché la pellicola avrebbe potuto regalare molto, molto, di più, osando un briciolino ancora – la fine garbata e rasserenante rimane comunque gradevole.

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