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mercoledì 23 ottobre 2013

Nulla è mai come sembra


IL RAGAZZO CON GLI OCCHI BLU
di Joanne Harris

 
Una delle opere più cupe, contorte e cattive di questa scrittrice, non all'altezza dei suoi romanzi migliori, ma comunque gradevole e magnificamente scritta. Anche se, certo, non molto ottimistica e con un protagonista ben difficile da amare.

Si parte lentamente, creando impressioni ed atmosfera... Atmosfera malata, in realtà, che corteggia la morte e l'omicidio, virtualmente, tramite un blog ed esercizi di scrittura creativa, che però hanno il sapore metallico della verità.

Sullo sfondo, infatti, Blueeyedboy, il nostro blogger (Benjamin), è un quarantenne tra i più ordinari, che vive ancora con la madre, semi-isolato dal mondo, incapace di coltivare veri rapporti umani, e con, nel suo passato, due fratelli morti, apparentemente a causa di incidenti... Ma è questa la cosa che ci lascia perplessi, perché nella sua vita, di sinistri mortali, ce ne sono stati un po' troppi... Come nelle storie narrate nel suo blog... Dunque? Finzione o realtà?

Nei romanzi della Harris nulla è mai come sembra, ma qui i segreti sono davvero molteplici e stratificati, per il nostro ragazzo degli occhi blu, ma anche per la misteriosa ragazza del cappotto rosso che lui si ostina a seguire, e non solo... Ad essere esatti, sembra che qualunque comparsa ne custodisca almeno uno!

Bisogna risalire alle origini, però, all'infanzia e alle dinamiche familiari del protagonista per dipanare la matassa, che lì per lì sembra lineare, ma che poi si aggroviglia sempre di più sino a creare un intreccio da manuale, che si moltiplica in giochi di specchi e furti di identità, che a loro volta si sovrappongono e complicano, per confondersi e poi chiarirsi a poco a poco, mentre il ritmo, da misurato e placido, diviene frenetico.

Alcune cose sono davvero allucinanti (sovente sfiorano l'incredibile)... Il rapporto tra Benjamin e la madre, ad esempio, i ragionamenti alla base delle azioni, i colpi di scena...

Nel complesso il romanzo si legge volentieri, anche se è disturbante e c'è qualche calo di tensione qua e là. Inoltre ci vuole un po' per entrare nel vivo della storia, che non decolla subito, anzi la parte iniziale risulta troppo diluita, un po' prolissa... Interessanti però l'approfondimento e la strumentalizzazione dei Social Network, con le implicite considerazioni che suscitano, le eccellenti capacità descrittive della Harris, e gli ammiccamenti per i fan. Per il resto, per quanto la trama di per sé sia affascinante, contiene troppi elementi che in quest'autrice si ripetono costanti per sedurre davvero chi la segue da sempre...

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