DOMINO
(2005)
La
trama è carina, un po' pasticciata, senza grandi pretese, ma sono i
personaggi e le trovate all'interno del film che lo rendono
adorabile, a mio parere la più bella fra le pellicole di Tony Scott
(bhe, no... A essere onesti ho preferito “L'ultimo boy scout”,
con Bruce Willis, ma quello sapevo mi sarebbe piaciuto, mentre
“Domino” è stato davvero una sorpresa...).
Racconta
di una modella dal carattere irruento, abile nell'uso delle armi, che
decide di dare una svolta alla sua vita seguendo i suoi impulsi e
diventando niente meno che una cacciatrice di taglie... La interpreta
Keira Knightley, che per la prima ed unica volta mi piace pure, così
come è splendido Mickey Rourke, nei panni del suo mentore-collega
(Ed)... Tra i tre protagonisti, Domino, Ed e Choco, uno più
interessante
dell'altro, si crea un bel rapporto di amicizia, che è parte del
fascino dell'opera... Poi ci sono le sparatorie, le battute ironiche,
le situazioni grottesche e, tra gli altri, due personaggi del
telefilm anni '90 “Beverly Hills 90210”, a fine carriera, che
interpretano se stessi: Brian Austin Green e Ian Ziering. Anche loro,
una sorpresa. Li ho sempre inseriti nel mio catalogo mentale
riservato agli “inutili bambocci senza verve” e invece qui, umani
e vulnerabili, fanno davvero tenerezza.
Il
film nel complesso è un po' amaro, malinconico, a volte risulta
eccessivo, troppo carico (anche cromaticamente, ma non sono certa che
questo sia da considerarsi un difetto), e a tratti quasi confonde,
aggiungendo eccessi di carne al fuoco... Ma non importa: è
dannatamente divertente, incalzante, frenetico, estremo, paradossale,
colmo di sorprese, colpi di scena e “momenti mitici” e
sanguinolenti. Inoltre mescola vari generi, caratteristica che
apprezzo sempre, anche quando lascia interdetti e non si capisce se
si deve piangere o ridere, che forse è una delle condizioni emotive
che prediligo.
Ispirato
ad una storia vera.
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