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giovedì 3 ottobre 2013

Si scivola nella paranoia...


L'INQUILINO DEL TERZO PIANO
di Roland Topor

 
Un romanzo brevissimo ed essenziale, dalle atmosfere kafkiane, che ti divora l'anima e il fegato lasciandoti spossato e angosciato...

Si comincia piano, in modo insinuante, per poi precipitare in un'escalation di tensione e orrori mentali che ti spersonalizzano, intaccano la tua identità, mettendoti in discussione sotto tutti i profili, portandoti a dubitare di tutto e in primis di te stesso...

La vicenda inizia quando il protagonista, il quieto ed educato signor Trelkovsky, si trasferisce in un appartamento la cui precedente inquilina è morta suicida. A poco a poco l'ordinaria vita condominiale si trasformerà in un inferno a causa dell'inspiegabile complotto architettato dai vicini.

Spesso si scivola nella paranoia, si cerca di razionalizzare, e ci si ingarbuglia ancora di più...

La fine è inevitabile, e per certi tragici versi giunge persino gradita, nonostante tutto, eppure quel tocco di circolarità che la caratterizza la rende infinita, spogliandola anche di questo, dell'amara e miserabile consolazione finale...

Curiosità: il fumetto “Dylan Dog: Gli inquilini Arcani” di Tiziano Sclavi e Corrado Roi, pubblicato eoni fa da Comic Art, è parzialmente ispirato al romanzo di Topor, specie in rapporto al primo episodio “Il fantasma del terzo piano”. Il tema della congiura dei vicini ritornerà più volte all'interno della serie regolare (mi pare di ricordare, ad esempio, una storia pubblicata in uno dei primi Albi Giganti, forse il secondo, e disegnata da Casertano... Il titolo potrebbe essere proprio “L'inquilino del Terzo Piano”, ma a volte la mia memoria fa cilecca...).

Curiosità 2: dell'opera esiste anche una versione cinematografica del 1976 (che però non ho mai visto) niente meno che di Roman Polanski.

1 commento:

  1. Grazie del contributo! Cercherò di stare attenta se lo passano su Sky! Bye!!! A presto!

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