L'INQUILINO
DEL TERZO PIANO
di Roland Topor
Un
romanzo brevissimo ed essenziale, dalle atmosfere kafkiane, che ti
divora l'anima e il fegato lasciandoti spossato e angosciato...
Si
comincia piano, in modo insinuante, per poi precipitare in
un'escalation di tensione e orrori mentali che ti spersonalizzano,
intaccano la tua identità, mettendoti in discussione sotto tutti i
profili, portandoti a dubitare di tutto e in primis di te stesso...
La
vicenda inizia quando il protagonista, il quieto ed educato signor
Trelkovsky, si trasferisce in un appartamento la cui precedente
inquilina è morta suicida. A poco a poco l'ordinaria vita
condominiale si trasformerà in un inferno a causa dell'inspiegabile
complotto architettato dai vicini.
Spesso
si scivola nella paranoia, si cerca di razionalizzare, e ci si
ingarbuglia ancora di più...
La
fine è inevitabile, e per certi tragici versi giunge persino
gradita, nonostante tutto, eppure quel tocco di circolarità che la
caratterizza la rende infinita, spogliandola anche di questo,
dell'amara e miserabile consolazione finale...
Curiosità:
il fumetto “Dylan Dog: Gli inquilini Arcani” di Tiziano Sclavi e
Corrado Roi, pubblicato eoni fa da Comic Art, è parzialmente
ispirato al romanzo di Topor, specie in rapporto al primo episodio
“Il fantasma del terzo piano”. Il tema della congiura dei vicini
ritornerà più volte all'interno della serie regolare (mi pare di
ricordare, ad esempio, una storia pubblicata in uno dei primi Albi
Giganti, forse il secondo, e disegnata da Casertano... Il titolo
potrebbe essere proprio “L'inquilino del Terzo Piano”, ma a volte
la mia memoria fa cilecca...).
Curiosità
2: dell'opera esiste anche una versione cinematografica del 1976 (che
però non ho mai visto) niente meno che di Roman Polanski.
Grazie del contributo! Cercherò di stare attenta se lo passano su Sky! Bye!!! A presto!
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