CONIGLI
racconto
dedicato al Ragno picculo
(e a Dado che oggi compie due anni!)
C’è
una collina isolata, bellissima, su cui splende sempre il sole: è
quella dei conigli.
Sulla
collina non ci sono ciliegie gialle o ciliegie blu. E’ un luogo
vero, reale e le ciliegie sono tutte rosse, solo rosse, ma di solito
i bambini preferiscono le fragole.
Sulla
collina ci sono Jim e Stacey e hanno dodici anni e sono amici e
trascorrono molto tempo insieme. Stacey abita in una casetta su un
albero con la sua sorellina Patty; Jim vive da solo in una caverna,
ma i conigli lo vanno spesso a trovare.
Non
ci sono adulti sulla collina.
E
un giorno Jim si è avventurato a valle per cercarne qualcuno, e ha
trovato un vecchio che stringeva in bocca imprecazioni, solo
imprecazioni e qualche dente, e Jim l’ha preso a sassate e l’ha
fatto morire.
Per
forza, perché gli adulti sono cattivi.
Sulla
collina ci sono le uova, tantissime, nascoste, le uova che fanno i
conigli.
Più
colorate, meno regolari, più vive di quelle che fanno le galline. Si
chiamano bambini.
Ma
solo se indicate tutte insieme. I loro nomi, altrimenti, sono: Jim,
Stacey, Patty, Alan, Lulù, Thomas, Horace, Deedee, Noddy, Ugo,
Ricky, Greta.
Un
giorno Stacey ha fatto notare a Jim che i bambini sono dodici, e che
dodici è un bel numero e che forse piace anche ai conigli, perché a
volte i bambini cambiano, ma il numero dodici è sempre costante.
Di
tanto in tanto si incontra un fiore, ma pochi, perché ai conigli
piace mangiarli. I fiordalisi, soprattutto.
Nel
bosco, però, c’è anche un sentiero. Non è in mattoni gialli come
quello della storia di Dorothy, ma ugualmente è bello, anche se
sottile e difficile da vedere, e i bambini non sanno che esiste, e,
se lo trovano, non lo dicono agli altri.
Il
sentiero porta sulla cima della collina, all’imboccatura della
grande tana dove dormono i conigli.
E
chi ci entra viene sbranato.
Anche
se è un bambino, e soffre, e grida.
Ma
la cosa più spaventosa – la più terribile di tutte – sono i
conigli con i baffi e le zampine e la bocca pieni di sangue.
Sangue
di bambini, di solito.
Sulla
collina ci sono Thomas, Deedee e Greta.
Thomas
e Deedee ricordano vagamente un bambino che prima stava con loro al
posto di Greta, e si chiamava Guy e aveva gli occhi scuri e luminosi,
ma hanno perso ogni altra memoria, e vogliono troppo bene a Greta per
cercare risposte.
Sulla
collina non ci sono libri, non ci sono cuscini e neppure bambole e
soldati di piombo. Però c’è una cesta di vimini, non grande, ma
con disegni intrecciati e bei colori, e i bambini la usano come nave
da viaggi, se riescono a entrarci, e ridono e immaginano luoghi
diversi. Ma nessuno è bello come la collina, e i bambini lo sanno
perché così hanno detto i conigli.
Un
giorno Patty, immaginando, si è trovata in un mondo di giochi di
luce e dolci squisiti, ma dopo alcune ore di divertimento, ha pianto
perché non sapeva tornare, e voleva tornare. Non perché le
mancassero Stacey o Noddy, a cui pure è affezionata, ma perché lì
non era la collina e la collina è il posto più bello, e lei aveva
perso del tempo in un posto che non era il più bello.
Ma
i conigli la fecero cadere dal cesto e lei li abbracciò dicendo che
l’avevano salvata.
Sulla
collina è pieno di ciliegi, ma c’è anche una quercia e nella
quercia dimora Alan, mentre sopra essa, in mezzo alle ghiande, sta
Ugo con le lentiggini e un buffo nasino.
A
volte Ugo porta con sé un coniglietto sugli alti rami, a fargli
compagnia, o invita Jim e Thomas, ma più spesso si chiede perché
non ci siano altri nel bosco, oltre ai bambini e ai conigli, perché
dall’alto della quercia vede le mucche, gli uccelli e i cani. Ma
non fa domande perché sa che nessuno risponderebbe, perché sulla
collina è vietato rispondere alle domande, soprattutto se sono
impertinenti.
Sulla
collina non ci sono stagioni o minuti, ma esistono gli anni e i
giorni, e questi passano, come negli altri luoghi, ma solo per i
bambini – i ciliegi e i conigli non conoscono età – e quando
diventano troppo grandi, e non sono più bambini, ma tredicenni, non
possono rimanere sulla collina.
Probabilmente
diventano conigli, pensano i piccoli, e così sono ansiosi di
crescere perché nulla è più bello che essere conigli.
Sulla
collina è venuto un pezzetto di cielo e si è disteso sino a formare
un laghetto. ‘E turchino e stupendo e nel mezzo sta la ninfea di
Noddy, e sotto, sotto il lago, il cunicolo della Grande Tana che
porta all’aula del Consiglio. Qui si prendono le decisioni
importanti, qui si decidono i nomi delle uova, qui i conigli
stabiliscono come educare i bambini.
Un
giorno il consiglio ha decretato che Ugo guardasse troppo lontano,
dalla sua quercia, e così l’ha fatta tagliare, e anche Alan è
rimasto senza casa, ma mentre lui è andato ad abitare con Deedee e
Greta, Ugo ha preferito dormire sull’erba, per non guardare più,
sebbene il ciliegio di Horace sarebbe stato più comodo, perché
sentiva che sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto.
Sulla
collina ci sono Noddy e Ricky, e Noddy vuole bene soprattutto a Lulù
e Patty, mentre Ricky è più affezionato ad Alan e a Greta, ma a
volte giocano insieme tutti e sei e si divertono un mondo.
Sulla
collina l’erba è sempre verde e soffice e rigogliosa e i bambini
sono contenti che oltre a loro la calpestino solo i coniglietti, che
sono leggeri e delicati, perché temono che altrimenti potrebbe
rovinarsi.
Un
giorno Thomas ed Horace hanno scoperto un animale che cammina a
quattro zampe e si chiama cane scorrazzare sul prato. Prima hanno
avuto paura, perché non sapevano che esistesse ed era grosso, poi
l’hanno picchiato con un ramo di ciliegio, e forte, così da
azzopparlo e farlo sanguinare, e il cane è scappato lontano, forse a
valle, e la loro erba si è salvata.
Sulla
collina si celebrano i compleanni e si mangiano ciliegie e fragole e
tutti sono invitati, e si prende la cesta di vimini e si viaggia e si
ride e si balla, insieme, conigli e bambini.
Un
giorno Jim e Stacey hanno compiuto tredici anni e i conigli li hanno
invitati presso di loro, nella Grande Tana, ma Jim e Stacey non sono
più usciti, né sono usciti due conigli nuovi, ma solo i coniglietti
di prima con le zampine e i baffi un po’ arrossati, con due uova
diverse e piccole, Jessie e Sean, che però non c’entrano niente
con Jim e Stacey, ma i bambini non ci fanno caso.
Non
ci fanno mai caso.
Sulla
collina abitano i conigli, e sono tanti, tantissimi, e non
invecchiano né diminuiscono di numero, e hanno gli occhi rossi e
sgranati, e con essi guardano ovunque, persino fra i pensieri. E chi
pensa troppo a volte trova il sentiero che conduce alla Grande Tana,
e i conigli lo aspettano con gli occhi rossi che vedono al buio e che
non invecchiano.
Un
giorno un bimbo di nome Guy l'ha trovato ed è sparito dalla memoria
dei suoi amici.
Ma
non è stato l’unico, l’unico non è stato, sulla collina.
La
collina dove vivono i conigli.
ma fa paura anche ai grandi questa foto!
RispondiEliminaA me fa più paura quella del 7/10 ;) A proposito, su You tube ci sono le scene più splatter del cartone animato de "La collina dei conigli"...
RispondiElimina