Io lo amo (scusa mio perfido marito, ma tanto tu mi tradisci con Karen Mok) e spesso ho avuto la tentazione di fondare una nuova setta religiosa in suo nome, quindi dubito che saprò davvero essere obiettiva. Anzi, già mi sudano le mani ad affrontare l'argomento... Comunque...
Ho
scoperto Gaiman (scrittore, fumettista, e un migliaio di altre cose)
grazie a “Sandman”, considerato il suo capolavoro.
“Sandman”
è una graphic novel, ed è stupendavigliosa! Mi era bastato leggere
qualche notiziola su uno dei tanti dizionari dei fumetti con cui mi
dilettavo in gioventù (mi ci diletterei volentieri ancora adesso, se
solo ne trovassi qualcuno di nuovo in circolazione) per divenire
preda della brama di conoscenza!!!
Ci
sono tutti gli elementi che prediligo (e che, in generale, sono
caratteristici dell'opera di questo autore): una bellissima storia,
personaggi stupendi, ben caratterizzati, e pieni di contraddizioni,
immaginazione senza confini, citazionismo a più livelli
(fumettistico, mitologico, letterario...), raffinata ironia,
ammiccamenti al lettore, e un'atmosfera fatata, affascinante, densa
di lirismo ed epicità, che a volte sfuma nell'horror.
Insomma,
ho dovuto comprare in blocco i sette volumi della Magic Press (che
ora sospetto siano fuori catalogo, ma la Lion dovrebbe rieditare in
questo periodo il lussuosissimo primo volume del raccoltone Planeta
De Agostini) e così mi si è spalancato un intero mondo di
meraviglie, che si interseca e sfiora altri interi mondi di
meraviglie, che si moltiplicano e si sovrappongono avvicinandomi
all'Assoluto (per dire, è tramite “Sandman” che ho scoperto Alan
Moore, “Swamp Thing”, “Hellblazer” e l'intera linea
Vertigo... Grazie!!! E baci).
Tra
le graphic novel di Gaiman la più bella e articolata è senz'altro
“Sandman”, tuttavia segnalo anche “1602” (in linea di massima
io non vado matta per i fumetti supereroistici in sé per sé, sono
più per la dissacrazione degli ometti in calzamaglia – cfr. ad
esempio “The boys”, “Kick-Ass”, “Watchmen”, “Pro”...
– però questo team-up è una delizia e una sorpresa continui!),
“Mr Punch”, e “The books of magic vol. 0” (ma ce ne sono un
sacco di altre!!!).
Per
quanto riguarda i romanzi, invece, io ho amato particolarmente
“Coraline” – che sarà per ragazzi, ma fa paura e mi ha
provocato dei bei brividelli! – ,“Nessun Dove” –
divertentissimo, avventuroso, con personaggi eccentrici cui è
impossibile non affezionarsi –, “American Gods” – costruito
su una profonda riflessione sulla religiosità, molto originale e
connotato da uno spiccato sincretismo mitologico –, e i “I
ragazzi di Anansi”.
Spassoso
anche “Buona Apocalisse a tutti!”, scritto con Terry Pratchett,
anche se, per i miei gusti, è un po' troppo calcato in alcun punti
(in cui riconosco lo zampino di Pratchett, che, lo ammetto a rischio
di pubblica lapidazione, non amo più di tanto e considero
scontatello, seppur con qualche felice intuizione), come se si
dovesse stupire a tutti i costi, forzatamente.
Adorabile
l'incipit del volume illustrato “Il giorno che scambiai mio padre
con due pesci rossi”. Graziosi “Stardust” e “Il cimitero
senza lapidi e altre storie nere” (quest'ultimo per ragazzi),
laddove, invece, sono dolente, ma “Il ragazzo dei mondi infiniti”
(anch'esso per ragazzi, di cui è coautore Michael Reaves) proprio
non mi è piaciuto (scusa Neil): banale e noiosissimo, benché qua e
là illuminato da qualche lampo di genio.
Lo
so, non ho reso giustizia al Maestro, ma invito chi non lo dovesse
conoscere a leggerlo! E' per la Vostra felicità!
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