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giovedì 2 maggio 2013

Delirio egocentrico


DOGLIANZE E PROGETTI LETTERARI



Ogni tanto uno sfogo ci vuole e io me lo concedo: perciò Gné Gné a voi (e anche un po’ di ramarri…)! Sfogo: Ci sono momenti in cui mi sembra che il prossimo non faccia che stare in agguato per risucchiarmi pezzi di vita: gente che ha bisogno di aiuto per cose noiose, gente che mi affligge con i suoi problemi (il più delle volte il loro vero problema è che non hanno veri problemi), gente che mi ammorba per il solo fatto di respirare… Uffa! Uffissima! Già così è difficile trovare il tempo per scribacchiare qualcosa, se poi tutti avanzano pretese, adieu (che persona marrone sono! Lo so! Per me è ultrafaticoso non passare al Lato Oscuro!)… Ma sono fortunata, perché posso rovesciare ogni mia afflizione sul Mio Perfido Marito, che non vede l’ora e che lo considera un grande privilegio!!! Olé! Ma oggi speravo di risparmiarlo, perché ogni tanto anche lui dà segni di cedimento, povero cucciolo…

Comunque… Se sono nevrotichella è perché ho un sacco di progettini in mente e non riesco a dedicarmici come vorrei… Anzi, di solito non riesco a dedicarmici e basta!



Ecco qui:



  1. TENTATIVI BIZZARRI DI VITA NORMALE, ovvero il prossimo e-book che dovrei far uscire su Amazon (rectius: che il MPM dovrebbe far uscire su Amazon)… In realtà è finito, ma devo rileggerlo da capo ed apportare un po’ di modifiche… Inoltre, ho qualche perplessità sulla fine. L’ho riscritta ancora la settimana scorsa, su consiglio del mio diletto, ma forse posso alleggerirla ancora un po’… E poi mancano la copertina, l’indice, e altre amenità… Uffa! Mon amour già ha pensato a qualcosina, ma bisogna ancora lavorarci… Speravo fosse pronto per giugno, ma a questo punto temo si dovrà rimandare a luglio… Sob!



  1. L’ASSIOMA DELLA CONGETTURA Faccenda frustrante, questa. L’ho scritto prima del romanzillo di cui al punto 1, ma il MPM mi ha diffidato di diffonderlo perché rischio la galera… Se così fosse, nessun problema: sarei felice di martirizzarmi per l’arte – e magari sarebbe la volta buona che divento davvero una professionista –, però io sono meno ottimista e temo che me la caverei con una multaccia e la fedina penale macchiata. Non ne vale la pena, indi… Il punto è che in questa operetta non c’è fantasia: solo verità. Scomoda. E piuttosto sgradevole. In pratica è da riscrivere completamente. Mon amour mi ha già promesso di darci dentro con i tagli e gli stravolgimenti in fase di editing, ma la cosa mi crea un bel po’ di ansia, e, secondo come, mi sa che il librino finirà con l’uscire a suo nome. Ammesso che esca. Vedremo. Ma ci sono aspetti che non si possono tagliare.



  1. IL DEMIURGO Ho impiegato nove anni per scriverlo, ed è il mio capolavoro: ci ho messo l’anima dentro, e lacrime, e sangue. E persino parti di cervello. Peccato che la maggior parte degli umani che conosco lo considerino illeggibile (c’è chi pensa sia troppo violento, o troppo lungo, o troppo blasfemo. Chi che sia troppo difficile, impegnativo, insolito. Chi che ci siano troppi personaggi e troppe trame e sotto trame. C’è chi mi ha detto direttamente che dovrei farmi ricoverare e che sono davvero disturbata…). Insomma è da rifare completamente. E l’idea sarebbe di rifarlo, appunto. Magari suddividendolo in una trilogia – se venisse stampato con un normale formato cartaceo supererebbe le 1000 pagine, credo – snellendolo e trasformando le digressioni in un’eventuale antologia di racconti. La questione è: quando? Provo a leggermi la mano da sola, ma la pelle mi si ritira.



  1. TITOLO PROVVISORIO Nel senso che si tratta della mia ultima pensata e un titoletto non ce l’ha ancora. Beh, ad essere onesti, uno l’avevo pensato, ma il mio enciclopedico consorte mi ha informato che corrisponde ad un pornazzo anni ’70. Intendiamoci, il mio non è un porno, tuttavia sto vagliando l’opportunità di cambiargli nome… Per il resto: so come inizia e come finisce, l’ho già cominciato e conosco un po’ di quel che succede in mezzo. Ma c’è da lavorare parecchio sui personaggi, sulla trama, e da definire il taglio stilistico… E da buttare giù le successive cento-centocinquanta pagine… Insomma, mi occorrono tempo e serenità d’animo. Spero in Dio… Ma sono agnostica.



  1. IL BLOG Non pensavo che scriverlo fosse così divertente, però garantire un Post al giorno è davvero un lavoro! A volte li butto giù di notte (insonnia, sigh!) su fogli di fortuna, al buio, per non svegliare il MPM (che naturalmente si sveglia lo stesso e si lamenta sostenendo che ci sia una bestiola che rosicchia nelle tenebre) facendomi venire gli occhi picculi, picculi. Più spesso li abbozzo tutti nel week-end e li distribuisco sulla settimana… Lo so che nessuno mi obbliga, e che potrei rallentare, o saltare un giorno… Però ormai ho preso il vizio, ed è quasi una droga! E io ho una curiosa tendenza all’ossessione e alla tossicità.



Mumble, mumble…

Concluso questo delirio egocentrico, ringrazio i due gatti che mi avessero prestato attenzione fino in fondo: sappiate che grazie al vostro sacrificio il MPM oggi non verrà frustato, fustigato, o maltrattato.

Omaggi e baci a tutti!

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