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mercoledì 1 maggio 2013

Ti colpisce come un pugno allo stomaco...


UNA MODESTA PROPOSTA PER EVITARE CHE I FIGLI DEI POVERI SIANO DI PESO AI LORO GENITORI E AL LORO PAESE E PER RENDERLI UTILI ALLA SOCIETA'
 
di Jonathan Swift

 


 
L'ironia qui è al cubo, e poi viene moltiplicata per 100. Ma con buon gusto, senza eccedere, e benché risulti estremamente convincente non scade mai nel sarcasmo.

Un gioiellino.

Tutti conoscono e apprezzano “I viaggi di Gulliver”... e anch'essa, al di là delle mirabolanti avventure del protagonista e delle splendide rappresentazioni fantastiche, è un'opera satirica, ben più complessa ed interessante delle pur pregevoli riproduzioni cinematografiche...

Ma con “Una Modesta Proposta” Swift ha superato sé stesso!

Più incisiva, più feroce... Più sorniona e divertita! In primis, perché è brevissima (ci vogliono dieci minuti per leggerla, ed è disponibile anche in rete) e ti colpisce come un pugno allo stomaco, e, in secondo luogo, perché... Be'... Pur nella sua assurdità appare credibilissima. E, infatti, c'è chi, ai tempi (1700) ci è cascato!

In che consiste, dunque, la proposta?

E' molto pratica e ragionevole e risolve ad un tempo il problema dei piccoli in esubero e della fame: basta mangiare i bambini poveri (di solito irlandesi, come Swift)!

Mangiarli, proprio così!

Gnam Gnam!

In umido o arrostiti...



Il brano è breve, ma particolareggiato: descrive il problema con minuzia e poi ci offre la soluzione, confortandola con dati statistici, analisi economiche e suggerimenti per la sua realizzazione, esaminando i conseguenti vantaggi con sistematicità e rigore.

Fa sogghignare, ma anche riflettere, e ogni tanto lancia una bella stilettata extra agli invasori inglesi (obiettivo di Swift).

In più, a tratti, mette quasi appetito ;-)!

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