UNA
MODESTA PROPOSTA PER EVITARE CHE I FIGLI DEI POVERI SIANO DI PESO AI
LORO GENITORI E AL LORO PAESE E PER RENDERLI UTILI ALLA SOCIETA'
di
Jonathan Swift
L'ironia qui
è al cubo, e poi viene moltiplicata per 100. Ma con buon gusto,
senza eccedere, e benché risulti estremamente convincente non scade
mai nel sarcasmo.
Un
gioiellino.
Tutti
conoscono e apprezzano “I viaggi di Gulliver”... e anch'essa, al
di là delle mirabolanti avventure del protagonista e delle splendide
rappresentazioni fantastiche, è un'opera satirica, ben più
complessa ed interessante delle pur pregevoli riproduzioni
cinematografiche...
Ma con “Una
Modesta Proposta” Swift ha superato sé stesso!
Più
incisiva, più feroce... Più sorniona e divertita! In primis, perché
è brevissima (ci vogliono dieci minuti per leggerla, ed è
disponibile anche in rete) e ti colpisce come un pugno allo stomaco,
e, in secondo luogo, perché... Be'... Pur nella sua assurdità
appare credibilissima. E, infatti, c'è chi, ai tempi (1700) ci è
cascato!
In che
consiste, dunque, la proposta?
E' molto
pratica e ragionevole e risolve ad un tempo il problema dei piccoli
in esubero e della fame: basta mangiare i bambini poveri (di solito
irlandesi, come Swift)!
Mangiarli,
proprio così!
Gnam Gnam!
In umido o
arrostiti...
Il brano è
breve, ma particolareggiato: descrive il problema con minuzia e poi
ci offre la soluzione, confortandola con dati statistici, analisi
economiche e suggerimenti per la sua realizzazione, esaminando i
conseguenti vantaggi con sistematicità e rigore.
Fa
sogghignare, ma anche riflettere, e ogni tanto lancia una bella
stilettata extra agli invasori inglesi (obiettivo di Swift).
In più, a
tratti, mette quasi appetito ;-)!
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