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venerdì 3 maggio 2013

Sono giovanissimi, ma sembrano piccoli adulti...


LA COLLINA DEI PAPAVERI


Gli ingredienti ci sono tutti: l’incanto dei colori, la cura per il dettaglio, i disegni bellissimi e cromaticamente gioiosi, personaggi delicati, positivi, ma intensi e ben tratteggiati, la voglia di crescere e di migliorarsi, risvolti romantici, emozioni, momenti poetici e qualche sorriso…

Ma il film non decolla: è lento, con poco ritmo, il montaggio piatto e la storia troppo diluita.

Un peccato.

Alla regia non c’è Hayao Miyazaki, ormai sempre più lontano dalla produzione attiva, ma il figlio Goro. E si vede.

Più realista del padre, fa qualche concessione al melodramma, ma nessuna alla fantasia, all’immaginario… I protagonisti sono giovanissimi, ma sembrano piccoli adulti: seri, rispettosi, compunti. Si cimentano in ogni impresa con il massimo impegno.

La sceneggiatura è del Maestro, e si vede pure quello, così come la perizia grafica è quella tipica dello studio Ghibli…

Però, però…

Però non si può che rimpiangere “La Città Incantata”, o “Laputa”, o “Il Castello Errante di Howl”, o “La Principessa Mononoke”…

Un film assai grazioso, nel complesso, e con tanti pregi… Ma così ricco di potenzialità frustrate che, davvero, non si può che concludere: una magnifica occasione sprecata!

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