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martedì 28 maggio 2013

Un romanzo corale, avvincente, commovente...


I RAGAZZI DI CHARLESTON
di Pat Conroy





Vale a dire lo stupendo romanzo che mi ha indotta a leggere l'”Ulisse” di Joyce per i continui riferimenti (non necessariamente dotti) che fa a quest'opera e che già emergono dal nome del protagonista, Leopold, e di suo fratello, Stephen!!!

Okay, non è “Il principe delle maree” – che ho amato infinitamente di più, che è più profondo, più poetico, più sofferto e autentico, meglio strutturato, con colpi di scena più riusciti, e con personaggi più intensi (Luke in particolare, il fratello maggiore di Tom, nonché il vero “principe delle maree”) – ma l'ho letto più di recente e comunque mi è piaciuto moltissimo: più di “Beach Music” (non tanto per i pregi letterari, quanto per i personaggi e la trama), e che contiene quasi tutti i sublimi elementi che caratterizzano le opere di questo magnifico autore, oltre a tanti temi a lui cari: un misterioso dramma del passato che continua ad influenzare il presente, il suicidio di una persona cara, e l'Amore, nell'accezione più vasta possibile, che ti illumina dall'interno e ti resta dentro, per sempre...

A colpire c'è innanzitutto l'ambientazione: Charlestone, di cui non puoi evitare di innamorarti, non solo per la forza delle descrizioni, ma altresì per lo spirito della cittadina che Conroy ti trasmette e ti permette di cogliere nella sua essenza più vibrante e vigorosa.

E poi i personaggi: forti, e molto caratterizzati, soprattutto gli splendidi (quasi tutti) ragazzi di Charlestone, ciascuno con un passato drammatico alle spalle, in certi casi non ancora sopito, e che si rubano la scena l'uno con l'altro, ammaliandoti e divertendoti, e a cui è impossibile non affezionarsi... E il protagonista: riflessivo, sensibile, simpaticissimo, e molto positivo, che però è capace di riservare sorprese...

La trama ha come nucleo una bellissima amicizia, con le sue complicazioni e i suoi drammi, quella dei ragazzi di Charlestone, appunto, che si snoda negli anni, dall'adolescenza sino alla maturità, e in cui emergono differenze caratteriali e sociali, in cui i personaggi si scontrano e si completano tra loro, trovando ciascuno la propria dimensione negli altri e, laddove è possibile, negli altri la propria salvezza.

Forse la vicenda si perde un po' verso il finale, e ci sono alcuni elementi che appaiono forzati e poco genuini (la morte di un personaggio, in particolare, risulta gratuita, pretestuosa e sembra volta solo a cercare di impressionare il lettore), ma sono difetti che possiamo perdonare, alla luce di tutto il resto.

Un romanzo corale, avvincente, commovente, ma anche carico di tensione, di segreti, e di scoperte, sostenuto da dialoghi brillanti e da una bellissima prosa, ma soprattutto dai suoi meravigliosi protagonisti.

Un romanzo scritto per essere amato e da cui, come lettore, ti senti totalmente ricambiato, tanto che fai davvero fatica a lasciarlo andare. Durante la lettura, ma anche dopo che l'hai finito.

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