I
RAGAZZI DI CHARLESTON
di
Pat Conroy
Vale
a dire lo stupendo romanzo che mi ha indotta a leggere l'”Ulisse”
di Joyce per i continui riferimenti (non necessariamente dotti) che
fa a quest'opera e che già emergono dal nome del protagonista,
Leopold, e di suo fratello, Stephen!!!
Okay,
non è “Il principe delle maree” – che ho amato infinitamente
di più, che è più profondo, più poetico, più sofferto e
autentico, meglio strutturato, con colpi di scena più riusciti, e
con personaggi più intensi (Luke in particolare, il fratello
maggiore di Tom, nonché il vero “principe delle maree”) – ma
l'ho letto più di recente e comunque mi è piaciuto moltissimo: più
di “Beach Music” (non tanto per i pregi letterari, quanto per i
personaggi e la trama), e che contiene quasi tutti i sublimi elementi
che caratterizzano le opere di questo magnifico autore, oltre a tanti
temi a lui cari: un misterioso dramma del passato che continua ad
influenzare il presente, il suicidio di una persona cara, e l'Amore,
nell'accezione più vasta possibile, che ti illumina dall'interno e
ti resta dentro, per sempre...
A
colpire c'è innanzitutto l'ambientazione: Charlestone, di cui non
puoi evitare di innamorarti, non solo per la forza delle descrizioni,
ma altresì per lo spirito della cittadina che Conroy ti trasmette e
ti permette di cogliere nella sua essenza più vibrante e vigorosa.
E
poi i personaggi: forti, e molto caratterizzati, soprattutto gli
splendidi (quasi tutti) ragazzi di Charlestone, ciascuno con un
passato drammatico alle spalle, in certi casi non ancora sopito, e
che si rubano la scena l'uno con l'altro, ammaliandoti e
divertendoti, e a cui è impossibile non affezionarsi... E il
protagonista: riflessivo, sensibile, simpaticissimo, e molto
positivo, che però è capace di riservare sorprese...
La
trama ha come nucleo una bellissima amicizia, con le sue
complicazioni e i suoi drammi, quella dei ragazzi di Charlestone,
appunto, che si snoda negli anni, dall'adolescenza sino alla
maturità, e in cui emergono differenze caratteriali e sociali, in
cui i personaggi si scontrano e si completano tra loro, trovando
ciascuno la propria dimensione negli altri e, laddove è possibile,
negli altri la propria salvezza.
Forse
la vicenda si perde un po' verso il finale, e ci sono alcuni elementi
che appaiono forzati e poco genuini (la morte di un personaggio, in
particolare, risulta gratuita, pretestuosa e sembra volta solo a
cercare di impressionare il lettore), ma sono difetti che possiamo
perdonare, alla luce di tutto il resto.
Un
romanzo corale, avvincente, commovente, ma anche carico di tensione,
di segreti, e di scoperte, sostenuto da dialoghi brillanti e da una
bellissima prosa, ma soprattutto dai suoi meravigliosi protagonisti.
Un
romanzo scritto per essere amato e da cui, come lettore, ti senti
totalmente ricambiato, tanto che fai davvero fatica a lasciarlo
andare. Durante la lettura, ma anche dopo che l'hai finito.
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