DELICATESSEN
di Jeunet e Caro
(1991)
So
che in pochi saranno d'accordo, ma per me è cento volte più bello,
curioso, e originale de “Il favoloso mondo di Amèlie” (sarà la
mancanza di Caro?)!!!
Un
piccolo gioiello, sorprendente e meraviglioso!
Siamo
in un palazzo fatiscente, in una Francia post-apocalittica dove il
cannibalismo è la consuetudine.
Un
orribile macellaio attira giovani disoccupati col miraggio di un
lavoro e con l'intento di farli a pezzi. Niente di personale: vuole
solo smerciare la loro carne nella sua bottega.
Si
presente Louison, nostalgico e tranquillo ex clown, che però ormai è
incapace di esibirsi, da quando il compagno con cui lavorava in
coppia è stato mangiato, e deciso quindi a barcamenarsi come può...
Il
compagno, collega talentuoso e amico fidato, era una scimmia.
Film
grottesco, surreale, poetico. Ma un po' cattivello...
Devo
ammetterlo: più che la trama – guastata dalla stucchevole, se pur
deliziosamente goffa, storia d'amore tra il protagonista e la figlia
del macellaio – amo i singoli momenti, la fotografia, le gags (i
tentativi di suicidio di Aurore, l'omicidio della nonna), i
personaggi di contorno, e, naturalmente, il trucido, viscido e
disgustoso cattivo di turno: il macellaio.
E
ancora i Trogloditi (adorabili!), e le trovate di cui la pellicola
abbonda (ad esempio il particolarissimo strumento musicale di
Louison), l'ambientazione – suggestiva, evocativa, ricca di
dettagli – e la scena iniziale, buffa quanto crudele... La
delicatezza che si fonde con il macabro, la levità dei dialoghi
frammista all'efferatezza di certi stacchi, le immagini,
indimenticabili e gradevolmente fumettistiche...
Una
miscela micidiale!
Forse
nel complesso è un pochino lento, ma se no come faremmo ad
assaporarlo in ogni sfumatura?
Eccentrico,
visionario, spassoso.
Consigliatissimo!
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