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mercoledì 8 maggio 2013

La delicatezza che si fonde con il macabro...


DELICATESSEN
 
di Jeunet e Caro
(1991)
 

So che in pochi saranno d'accordo, ma per me è cento volte più bello, curioso, e originale de “Il favoloso mondo di Amèlie” (sarà la mancanza di Caro?)!!!

Un piccolo gioiello, sorprendente e meraviglioso!

Siamo in un palazzo fatiscente, in una Francia post-apocalittica dove il cannibalismo è la consuetudine.

Un orribile macellaio attira giovani disoccupati col miraggio di un lavoro e con l'intento di farli a pezzi. Niente di personale: vuole solo smerciare la loro carne nella sua bottega.

Si presente Louison, nostalgico e tranquillo ex clown, che però ormai è incapace di esibirsi, da quando il compagno con cui lavorava in coppia è stato mangiato, e deciso quindi a barcamenarsi come può...

Il compagno, collega talentuoso e amico fidato, era una scimmia.

Film grottesco, surreale, poetico. Ma un po' cattivello...

Devo ammetterlo: più che la trama – guastata dalla stucchevole, se pur deliziosamente goffa, storia d'amore tra il protagonista e la figlia del macellaio – amo i singoli momenti, la fotografia, le gags (i tentativi di suicidio di Aurore, l'omicidio della nonna), i personaggi di contorno, e, naturalmente, il trucido, viscido e disgustoso cattivo di turno: il macellaio.

E ancora i Trogloditi (adorabili!), e le trovate di cui la pellicola abbonda (ad esempio il particolarissimo strumento musicale di Louison), l'ambientazione – suggestiva, evocativa, ricca di dettagli – e la scena iniziale, buffa quanto crudele... La delicatezza che si fonde con il macabro, la levità dei dialoghi frammista all'efferatezza di certi stacchi, le immagini, indimenticabili e gradevolmente fumettistiche...

Una miscela micidiale!

Forse nel complesso è un pochino lento, ma se no come faremmo ad assaporarlo in ogni sfumatura?

Eccentrico, visionario, spassoso.

Consigliatissimo!

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