GRINDHOUSE
- PLANET TERROR
2007
Puro,
delirante, incommensurabile spasso!
Un’ode
al B-movie (come rivela la formula “Grindhouse”, allusione alle
sale dalla doppia programmazione che puntano all’intrattenimento
spicciolo di filmacci semiartigianali), e che al contempo è una
presa in giro del genere, e anche di se stesso (con “salti della
pellicola” in corrispondenza di momenti topici), ma capace di
innalzarsi oltre l’adrenalina, oltre la tensione, oltre le risate e
l’horror… Oltre tutto! Portandoci nell’assurdo di una trama
senza troppa coerenza, ma con una confezione perfetta: non puro
virtuosismo, ma soprattutto sconfinato e ardente godimento senza
limiti!
Legato
al tarantiniano e gustosissimo “Deathproof – a prova di morte”,
risulta però meno manieristico, meno verboso, e assai più
divertente!
Un
divertimento da brividi, però: deliziosamente e lussuriosamente
splatter e con accenti grotteschi, ricchi di humor nero.
Mi
è piaciuto tutto: dai protagonisti (le fanciulle, soprattutto) ai
comprimari, dagli attori ai dialoghi, dalla trama agli effettacci!
Sorprendente! …Per il ruolo di Bruce Willis, per la fine di certi
personaggi, per alcune attese disattese, per i geniali colpi di
scena, per l’azione a ripetizione, per il trionfo di sangue e
violenza creativi e ammiccanti! Non arriva all’iperbolica
“tamarrosità” di “Machete”, di cui peraltro include l’allora
“falso” trailer, però, wow!, Rodriguez ci ha dato dentro di
brutto!
E
ha realizzato un capolavoro di intrattenimento e amena truculenza che
non si fa mancare niente, neppure le citazioni e le strizzate
d’occhio (“Donne in gabbia!!!” diretta allusione all’omonimo
filone WIP: Women in Prison, sottoprodotto dei film exploitation1),
mescolando i generi in modo magistrale, rivitalizzandoli, divenendone
apoteosi, creando l’impossibile!
Fantasiosissimo!
E…
non importa quante volte riguardi il film, ti tiene sempre incollato
alla poltrona!
1
Genere cinematografico americanissimo che punta sul mero
intrattenimento basic, a scapito della qualità, offrendo dosi
massicce di sesso e violenza, e che, a seconda del sottogenere di
appartenenza, ha come “sottofondo” (a mero titolo di esempio) le
arti marziali,
le donne in gabbia, dei nazistoni cattivissimi, le suore bramose di
iniezioni di carne cruda di tipo non alimentare… Per approfondire
il tema consiglio la mirabile e appetitosissima guida “La piccola
cineteca degli orrori. Tutti i film che i fratelli Lumière non
avrebbero mai voluto vedere” a cura di M. Gomarasca e D. Pulici. A
tratti può essere un po’ disgustosa, ma nel complesso è
spumeggiante e dilettevole e mi ha davvero appassionata! Certo,
alcuni miei amici sono rimasti sconvolti anche solo sfogliandola…
Corredata di foto!
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