MANGIATA
VIVA!!!
Fino
all’anno scorso zanzare e pappataci mi hanno sempre ignorata,
preferendo il sangue dolce e gustoso del mio perfido marito…
Quest’anno, invece, non so che cosa è cambiato, sembro un
banchetto ambulante!
Da
circa un mese, infatti, i malefici insetti vampireschi si nutrono di
me, lasciandomi sulla pelle orride bugne rosse che prudono da
impazzire e che, grattate con dovizia come richiede il copione, si
trasformano in osceni ematomi con tanto di micropuntini attorno…
Insomma, ormai sembro affetta da qualche misterioso morbo e mi
aspetto che uno di questi giorni qualche allegro compaesano proponga
di rinchiudermi in un lazzaretto!!!
Misericordia!
Ma che è successo?
Ci
ho rimuginato a lungo, e ho dedotto, con la lucida logica che mi
contraddistingue, di essere stata colpita da una maledizione…
Lo
scorso anno, mentre ero alla spiaggia con alcuni amici, ho
inavvertitamente schiacciato un’ape su uno di loro…
Sul
serio, non ne avevo alcuna intenzione: anzi, neppure l’avevo vista!
La poveretta, probabilmente, si era solo appoggiata in cerca di
ristoro, mentre io (che ho l’abitudine di usare il mio prossimo
come appiglio per alzarmi, quando sono seduta) le ho dato l’estrema
unzione! Peraltro, prima di spirare, la piccula, spaventata, ha
cercato di combattere… Solo che non ha punto la mia rea mano, che
la stava spiaccicando, ma il mio amico, ignaro e innocente… Che lì
per lì ha creduto gli avessi conficcato un vetro nella carne…
Io
– giustamente in colpa – rinvenuto il cadavere, ho preteso ci
precipitassimo in farmacia… Il mio amico ha acconsentito, più che
altro per farmi stare zitta… Medio tempore ho chiamato la Dany
(laureata in chimica farmaceutica), che mi ha tranquillizzata
spiegato che se il malcapitato fosse stato allergico sarebbe già
morto… Quindi, quando siamo entrati nella prima farmacia a
disposizione, lui era bello spavaldo... ancora, oltretutto il dolore
gli stava concedendo una sorta di tregua e al momento non era troppo
intenso.
Ci
ha pensato la farmacista a terrorizzarlo per bene, dicendogli, con
voce grave e ammonitrice, che le punture d’ape non sono da
sottovalutare, che c’è pericolo per i linfonodi, che sarebbe
potuto morire… e altre amenità. Olè!
Il
mio amico – che tra i molti nomi che gli affibbio periodicamente si
è anche meritato quello di Paranoia-Boy – ha iniziato a
preoccuparsi seriamente, ha fatto un po’ di shopping di medicinali,
ed è schizzato a casa.
Nei
giorni successivi prurito e dolore si sono alternati in una giostra
beffarda, ammansiti solo dalle pomate… In più lui, in piena
estate, doveva rifuggire il sole, vivendo nel terrore dei linfonodi
ingrossati…
Io
ho cercato di tranquillizzarlo ripetendogli le consolanti parole di
Dany… Invano!
Alla
fine, credo che lui abbia potuto trovare la pace solo maledicendomi,
specie dopo che, nei giorni successivi, ha rinvenuto un po’ di
vespe ad aspettarlo in salotto, calabroni in agguato vicino alle
finestre, api assassine pronte a vendicare la compagnuccia
ingiustamente sacrificata…
Posso
biasimarlo?
No...
Ma di certo posso lamentarmi.
Zanzare
infami!
Si si, se davvero gli hai sbriciolato un'ape addosso a sto povero ragazzo credo sia giusto che i pappataci ti assaggino periodicamente ;-)
RispondiEliminaQualcosa mi dice che ti conosco, Anonimo bello... ;)
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