FABRIZIO
DE ANDRE'
Gian
dice che non ha qualità vocali, altri lo criticano a livello
musicale, trovandolo ripetitivo e poco ricercato, troppo ancorato
alla scuola folk francese.
Ebbene,
replico io: delle qualità vocali F. non ha bisogno perché ha la
voce più bella dell'universo e tanto basta: chi se ne cale degli
acuti! In quanto alla questione musicale... sentitevi “Un ottico”,
poi ne riparliamo! E comunque, vale quanto sopra!
Mu,
di norma non dedico post al mondo canoro (non sono troppo ferrata
sull'argomento), ma De André è il mio cantautore preferito (e
probabilmente nel termine di paragone con lui è da ricercarsi il
motivo per cui non riesco ad ascoltare altri cantanti italiani) e ad
ogni modo potrebbe fare un figurone anche tra le “proposte
letterarie”, perché – e i suoi detrattori non possono che
riconoscerlo – è un poeta (oltre che scrittore)!
I
suoi testi sono perfetti: profondi e intramontabili per contenuti,
intellettuali, innovativi, splendidamente laici, ineccepibili a
livello estetico, e con una rimatura varia ed esatta, assolutamente
non scontata (altro che “fiore, cuore, amore”!), e la capacità –
rarissima – di esprimere concetti prosaici senza proferire
volgarità.
I
critici si sono sperticati nel lodarne le caratteristiche e indagarne
il pensiero, esplorandone le tematiche in tutta la loro vastità,
sviscerandone i riferimenti biografici e culturali, quindi non credo
ci sia bisogno di un mio inutile e ridondante contributo... In
merito, ricordo che in particolare avevo apprezzato un volume di
Doriano Fasoli (ma l'ho letto quindici anni fa, più o meno), di cui
però al momento mi sfugge il titolo...
Ciò
che volevo sottolineare qui è solo che le canzoni di F. (che
comprendono toni molto diversi: dal lirico alla denuncia sociale,
dalla favola alla provocazione ironica), sono bellissime prese
singolarmente, tuttavia, se ascoltate album per album, offrono anche
una sorta di percorso che ne arricchisce e moltiplica il significato.
Lo preciso perché ho scoperto di recente che alcuni suoi fan si
limitano a sentire le raccolte e così facendo, a mio avviso, perdono
qualcosa...
Ecco,
tutto qui.
La
verità è che la ragione principale per cui ho scritto questo Post è
che De André in qualche misura fa parte di me e volevo includerlo
nel mio Blog, Bop.
Solo
per completezza segnalo tra i “miei suoi album preferiti” (ma la
selezione è difficile perché sono tutti davvero notevoli): “Non
al denaro, non all'amore né al cielo”, “Fabrizio De André
(L'indiano)” e “Tutti morimmo a stento”.
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