DISEGNO
SUL FIUME, INTITOLATO “IL FIUME”
Ispirato
all’opera di un pittore romantico americano – di cui mi sfugge il
nome – che rappresenta il Mississippi. Sostanzialmente, io ne do
una sorta di versione alternativa e malaticcia e, intanto, vi/mi
concedo una pausa dalle fatiche Bonelliane (si vedano i tre post
precedenti e i due di domani e dopo).
Uno
dei tizi in barca sembra Bart Simpson: la cosa non è voluta, ma è
capitato così. Piuttosto, state attenti al riflesso: raffigura la
verità.
A
proposito, il fiume porta ad una voragine nera che annulla lo spazio
e in cui tutto vaga senza meta, fuori dal tempo. I personaggini
raffigurati lo sanno benissimo, ma non se ne preoccupano: sono
ansiosi, anzi, di scoprire che cosa ci sia oltre il foglio.
In
realtà, non ci arriveranno mai: sono cristallizzati in un eterno
presente, quello del disegno. Ma loro non ne se ne possono accorgere,
quindi sono abbastanza felici.
Bau!
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