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lunedì 8 luglio 2013

Piacevolmente parodistico...


L’ALBA DEI MORTI DEMENTI
di Edgar Wright

(2004)


Dementi, sì, ma senza eccedere.

L’umorismo è misurato, spiazzante, piacevolmente british, con vene satiriche e surreali, senza i soliti inserti volgari e/o fecali che di norma abbondano.

Si ride (tanto), ma a volte si riesce anche a riflettere un po’ (sulla vita, sull’umanità, sugli amici, sui genitori, sui rapporti di coppia. E, se si vuole, persino sulle attitudini dei cani), o… a spaventarsi.

Non è un horror, ma una commedia nera, però gli effettacci non mancano e neppure qualche attimo di tensione. Poco importa che nel mentre si sghignazzi.

Il film è originale, brillante, e fa l’occhiolino a Romero, divertendosi a stravolgerlo, rispondendo, tra l’altro, a godibilissimi interrogativi: può il matrimonio migliorare dopo che lui è diventato uno zombie? Ed è possibile che l’amicizia resti inalterata dopo che il migliore amico si è trasformato in morto vivente? C’è poi tanta differenza fra i vivi e gli zombie, specie di primo mattino?

Il soggetto è semplice (Shaun, ragazzo con poche prospettive per il futuro e nessuna ambizione, deve salvare le persone care dall’invasione di zombie che si è abbattuta su Londra e intanto cerca di riconciliarsi con la fidanzata, la madre e il compagno della stessa…), ma sviluppato con arte, ricco di siparietti spettacolari, azione e battute divertenti, condito con piccoli drammi stemperati dall’ironia e momenti semi-romantico, che spesso sfociano nell’assurdo o nel grottesco.

Piacevolmente parodistico, con delicatezza e garbo, senza peccare di idiozia (e di cattivo gusto), come “Shriek” e i vari “Scary Movie”.

Un gioiellino!

Simon Pegg e Nick Frost (Shaun ed Ed, coinquilini e amici per la pelle) sono affiatati e spassosi, mentre la colonna sonora è notevole, con un cameo a sorpresa.

Finale strepitoso.

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