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sabato 27 luglio 2013

Norman è il fratellino che tutti vorrebbero avere...


PARANORMAN

 
Il Mio Perfido Marito ha preferito “Hotel Transylvania”, ma io no! Il lungometraggio animato su Dracula & friends è molto carino (specie la famiglia dei licantropi e la carrellata di mostri nell'atrio), tuttavia “Paranorman” è più... speciale, spaventoso, divertente, tenero, profondo!

L'equilibrio fra i generi è perfetto e Norman è il fratellino che tutti vorrebbero avere una volta che il Ragno è diventato vecchio. Dovrebbe essere il mio, insomma!

Ha undici anni, è introverso, fan dell'horror (che spettacolo le sue pantofole!) e parla con i morti. In lui c'è qualcosa di dolcissimo e rassegnato, quasi stanco, che ti fa venire una voglia pazzesca di abbracciarlo e riempirlo di baci.

Il film fa morire dal ridere, eppure spaventa, in particolare verso la fine, che però riesce anche ad essere commovente...

E non è troppo lungo (come sostiene mon amour) per niente: si assapora ogni istante, si gustano gag e citazioni, si prendono in giro i bulli, le cheerleaders, e i giocatori di football, si tesse l'apologia del diverso e si invita il mondo al dialogo, sempre.

Perché per vincere la paura – che spesso è solo lo specchio del pregiudizio – basta capire.

Le scene d'azione e quelle umoristiche si susseguono incalzanti, frammiste a riflessioni e a trovate simpatiche. Si comincia pensando a Mario Bava e si finisce ricordando la Samara di “The Ring”.

La verità sulla strega è davvero sconcertante.

Insomma, davvero, come si può preferire il (pur apprezzabile) “Hotel Transylvania”?

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