CORTO
MALTESE
di
Hugo Pratt
Intanto
gli facciamo gli auguri perché oggi è il suo compleanno: Corto,
infatti, è nato il 10 luglio del 1887, a La Valletta (Malta), ed è
un gentiluomo di fortuna (un modo carino per definire un pirata).
La
sua linea della fortuna, però, era terribilmente breve così, quando
era ancora un bambino, se l'è allungata lui con un rasoio,
rischiando di morire dissanguato. E' un bel tipo Corto: talvolta lo
sorprendiamo a “recitare per un pubblico invisibile”, come dice
lui, ed è perennemente in cerca di un'isola che sia sempre un po'
più in là... In effetti, è una testa di beep, ma in un modo che
risulta irresistibile.
A
prima vista appare cinico, disincantato, ironico... Uno che pensa
solo a sé. A conoscerlo, meglio, però, salta fuori che ha uno
spiccato senso di giustizia, che predilige prendere le parti dei
deboli, ed è leale, anche verso i nemici. Certo, non è detto che
sia disposto ad ammetterlo.
E
poi non sempre è facile capire quali siano i suoi nemici e quali i
nemici, forse non lo sa nemmeno lui: i suoi rapporti umani sono
spesso ambigui, specie con Rasputin, un pirata e malvivente russo,
spregevole quanto divertente, che sovente si presenta come suo
antagonista, ma con il quale ha scontri perpetuamente a metà tra
l'affetto e la brama di uccidersi.
La
verità è che basterebbe il carattere di Corto, così multiforme e
ricco di bellissime contraddizioni (già nel nome che, come ci
informa Pratt, può significare “furbo”, ma anche “tonto”),
per avvincere i cuori dei lettori per l'eternità. Ma c'è
dell'altro: il nostro eroe (o antieroe?) ha girato il mondo e si è
mosso nella storia regalandoci incontri interessanti e pieni di
emozioni, ad esempio con Jack London, Butch Cassidy e Sundace Kid,
Stalin, Herman Hesse... Ha conosciuto donne interessanti e molto
diverse fra loro, da Pandora a Venexiana Stevenson... E non sempre è
stato il protagonista assoluto: semmai ha diviso democraticamente la
scena con gli altri personaggi e ne “La ballata del mare salato”,
dove fa il suo esordio, doveva essere solo un comprimario...
Le
trame, peraltro, non si riducono a mera avventura, ma sono
introspettive, radicate nel contesto storico, che viene indagato in
tutte le sue componenti, e recano in sé qualcosa di inespresso, di
indefinito, che non finisce con la vignetta, ma che si affaccia
sull'immaginazione del lettore. Sono cariche di suggestioni magiche e
misteriose, di riferimenti mistico-esoterici, percorse da tensioni
poetiche e da elementi profondamente letterari, spesso sopra le
righe. I personaggi sono variegati, dotati di una forte umanità, e
di solito riservano qualche sorpresa che ci fa scoprire lati del loro
carattere insospettati.
Corto
Maltese, fuori schema e fuori standard, è stata definita, a ragione,
la prima graphic novel italiana. Ed, infatti, è meravigliosa.
Tra
le mie avventure preferite “Una ballata del mare salato”
(preferisco questo titolo), “Favola di Venezia”, “Le Celtiche”,
“Le Elvetiche” e “Mu”.
P.S.
Da
notarsi che il disegno, che in “Una ballata” è estremamente
dettagliato, nelle storie più recenti diviene più essenziale:
questo per una precisa volontà dell'autore, deciso a privilegiare le
trame. Grazie Hugo!
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