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lunedì 22 luglio 2013

Le sfumature si moltiplicano...


SKY DOLL
di Alessandro Barbucci e Barbara Canepa

 
La prima cosa che incanta sono i disegni e i colori... Ricchi di rimandi – allo stile Disney, al fumetto francese, ai manga – ricordano tutto, ma non assomigliano a nessuno, riuscendo a dare luogo a qualcosa di nuovo e bellissimo, delicato, innocente, ma espressivo e sensuale.

Le scelte cromatiche vengono impreziosite dalla digitalizzazione: le tavole sono colme di luce, i toni si rarefanno e scompongono, le sfumature si moltiplicano.

Eppure la trama non è secondaria, al contrario in capo a poche pagine prende il sopravvento delineando una storia fantascientifico-avventurosa pregna di implicazioni religiose – talvolta pruriginose – che non può che essere per adulti.

Le sky doll, infatti, sono bambole del piacere, fanciulle meccaniche simil-umane, ideate in un mondo lontano, imprecisato e futuristico, per sfogare i propri istinti più bassi senza commettere peccato (!!!).

Noa è una di loro, ma è diversa da tutte e decide di ribellarsi al sistema vacuo e maschilista che pretende di governarla. Dunque fugge e noi la seguiamo nelle sue vicissitudini, scoprendo che ci sono molti misteri legati a lei, che detiene strani poteri, e che probabilmente è molto più di ciò che appare... Del resto, lei non ricorda nulla del suo passato.

Tra strumentalizzazione della Chiesa (cattolica), bigottismo, concezioni farisaiche e intolleranza religiosa, l'opera, percorsa da suggestioni erotiche, verte sulle lotte per il potere e i “miracoli” necessari per conquistarlo/mantenerlo, con riferimenti (e critiche) che coinvolgono “l'oppio dei popoli” anche nella forma delle controculture, e il sistema mediatico.

Davvero splendida e avvincente, purtroppo la saga – di fresco ristampata dalla Bao – è ancora incompiuta...

Confidiamo nel domani.

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