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martedì 16 luglio 2013

Non è proprio per bambini...


LA COLLINA DEI CONIGLI
di Richard Adams

 
Nei primi anni delle elementari mi avevano costretto a vedere il cartone animato a catechismo, a scuola, in tutte le salse... E ogni volta io e i miei compagni lo percepivamo come una tortura, qualcosa che ci avrebbe fatti stare male. Ed infatti ci nascondevamo sotto le poltroncine del cinema per il terrore: coniglietti massacrati fin dalle prime scene... Sangue a fiotti, bello rosso, e quegli occhioni allucinati, e poi il generale Vulneraria, una sorta di Hitler Coniglio, ma più cattivo...

Al Liceo mi sono imbattuta in una copia del romanzo: l'ho comprato per masochismo, ma ho scoperto, con sorpresa, che era bellissimo. Il problema, con ogni probabilità, è che, al di là dei coniglietti, non è proprio per bambini... Il contesto è completamente diverso, ma tra tutto quel che ho letto, è “Il Signore degli Anelli” che ha più punti in comune con la saga lapina.

Il tema principale è un viaggio alla ricerca della libertà, naturalmente costellato di avventure, peripezie, e di imprevisti. E' meno cruento e più favolistico, rispetto al cartone, ma la mitologia, la gerarchia, i costumi, il linguaggio, e le tradizioni conigliesche sono di una ricchezza straordinaria, che nella pellicola vengono trascurati, così come i caratteri dei personaggi, i quali, invece, sono meravigliosi (soprattutto Parruccone e Moscardo), tanto che ti affezioni a tutti. Non mancano però le battaglie, i sacrifici, e i colpi di scena. E poi ci sono altri sotto temi: l'ecologia, la vita insieme, le responsabilità connesse al comando. E, in ultimo, la tirannia: arriva infatti il nemico con la maiuscola, il Generale Vulneraria, da combattere a tutti i costi.

I conigli sono conigli, e per quanto siano coraggiosi sono esposti ad un'infinità di pericoli, tuttavia il tono della narrazione è epico e i nostri sono eroi nonostante le loro debolezze.

Qualche anno dopo è uscito “Ritorno alla collina dei conigli”, sempre di Adams, ma si tratta di una raccolta di raccontini di mitologia lapina, destinata, questa volta, ad un pubblico di bimbi. Moscardo fa capolino ogni tanto, ma in modo insoddisfacente per chi sperava di ritrovare un vecchio amico da riabbracciare... Pazienza.

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