BONELLANDO
Excursus tra i fumetti Bonelli
Tex, Il Comandante Mark
PARTE II (di V)
(TEX), Ranger Texano (Aquila della Notte), di Gian Luigi Bonelli e Galep (Aurelio Galeppini), (1948), in corso
Western, che, in questo caso, non mi piace. Tutto troppo scontato, commerciale, tagliato con il coltello, o bianco o nero (benché ne abbia letto davvero pochi volumi e piuttosto risalenti, quindi il mio è un giudizio parziale e probabilmente miope). I tentativi di introspezione a volte ci sono, ma non convincono. Eccessivamente retorico (come quasi tutti i Bonelli), Tex mi sembra terribilmente piatto come protagonista: troppo vicino alla perfezione (buono, giusto, coraggioso, forte...), troppo eroe, e proprio non mi dice nulla. Sbadiglione. Anche se, sì, fumettisticamente è una leggenda e riconosco che Mefisto come cattivo ha il suo fascino.
(IL COMANDANTE MARK), Comandante dei Lupi dell'Ontario (gruppo paramilitare), durante la Guerra di Indipendenza, di EsseGesse, (1966)
Lo conosco appena, giusto un paio di volumetti, ma non mi ha entusiasmato… Troppo “classico-artigianale”, troppo prolisso, troppo “vecchio”. Non so proprio riconoscerne il valore. Preferisco persino Tex. Sorry!
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