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venerdì 5 luglio 2013

Da azzerarmi l'appetito...


NOTTE PUTRESCENTE
di Suehiro Maruo


Il tratto di questo autore è sofisticato, elegantissimo e pregno di una bellezza antica e inesprimibile, benché meno raffinato che in altre sue opere. Le tavole sono ricche di particolari, esatte, precise, i volti espressivi (gli occhi, soprattutto, sembrano avere la vita dentro).

Lo stile è surreale, onirico, paradossale... Sogni trasfusi su carta e fotografati.

Non è un manga da treno, ma una graphic novel di forte impatto visivo e dal contenuto ermetico.

Ma “Notte putrescente” mi ha disgustato al massimo e lo inserisco nella categoria “cchifo-blé”!!!

Indubbiamente gli elementi che legano questa raccolta di storie brevi a fumetti sono la trasgressione e la violenza, tanto che ci si sofferma su un campionario di perversioni il più possibile vasto e dettagliato (ho patito insopportabilmente il capitolo sulla coprofagia, così minuzioso da azzerarmi l'appetito – e ce ne vuole ! –). Persino la violenza, che in linea di massima apprezzo, in certi punti mi ha infastidito, perché qui è totalmente senza filtri, senza limiti, eccessiva, e così cruda e fine a se stessa da stordire... E poi l'incesto, la zoofilia, e chi più ne ha più ne metta. Ogni tabù viene analizzato e scomposto, infranto e offeso. Il tutto esasperato da quelle insinuanti (ed insolite) onomatopee, di cui è assolutamente difficile liberarsi (“giri giri giri”) e che letteralmente si arrampicano alle azioni dei personaggi... Che diamine! Alla fine persino gli sguardi dei protagonisti mi apparivano disturbanti, come se contenessero perpetuamente qualche allusione lasciva e immonda... E i contesti! Stranianti, ossessivi, spersonalizzanti...

Certo, considerato che tutto ciò è voluto, Maruo è un maestro, però qui mi ha davvero indotto la nausea, toccando corde che ha teso fino alla rottura.

I suoi “Il vampiro che ride” e “La ragazza delle Camelie”, per dire, pubblicati precedentemente, erano più misurati, e, al di là di certi passaggi, li avevo complessivamente apprezzati.

Senza dubbio morbosi, pruriginosi, estremi. Ma gestibili.

“Notte Putrescente” no.

E' oltre.

Però – questa è la verità – forse la mia è solo miopia... O incapacità di ammettere qualcosa, di cui però a livello inconscio sono affamata.

Perché anche se questa graphic novel mi ha sconvolta, portandomi ad interrompere più volte la lettura, ho continuato a leggere e ad acquistare le opere di Maruo, spesso dichiarandomi oltraggiata, e poi continuando a comprarle. Dunque? Semplice masochismo?

Temo che uno psicologo diagnosticherebbe altro...

Solo per adulti.

Adulti con lo stomaco d'acciaio.

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