NOTTE
PUTRESCENTE
di Suehiro Maruo
Il
tratto di questo autore è sofisticato, elegantissimo e pregno di una
bellezza antica e inesprimibile, benché meno raffinato che in altre
sue opere. Le tavole sono ricche di particolari, esatte, precise, i
volti espressivi (gli occhi, soprattutto, sembrano avere la vita
dentro).
Lo
stile è surreale, onirico, paradossale... Sogni trasfusi su carta e
fotografati.
Non
è un manga da treno, ma una graphic novel di forte impatto visivo e
dal contenuto ermetico.
Ma
“Notte putrescente” mi ha disgustato al massimo e lo inserisco
nella categoria “cchifo-blé”!!!
Indubbiamente
gli elementi che legano questa raccolta di storie brevi a fumetti
sono la trasgressione e la violenza, tanto che ci si sofferma su un
campionario di perversioni il più possibile vasto e dettagliato (ho
patito insopportabilmente il capitolo sulla coprofagia, così
minuzioso da azzerarmi l'appetito – e ce ne vuole ! –). Persino
la violenza, che in linea di massima apprezzo, in certi punti mi ha
infastidito, perché qui è totalmente senza filtri, senza limiti,
eccessiva, e così cruda e fine a se stessa da stordire... E poi
l'incesto, la zoofilia, e chi più ne ha più ne metta. Ogni tabù
viene analizzato e scomposto, infranto e offeso. Il tutto esasperato
da quelle insinuanti (ed insolite) onomatopee, di cui è
assolutamente difficile liberarsi (“giri giri giri”) e che
letteralmente si arrampicano alle azioni dei personaggi... Che
diamine! Alla fine persino gli sguardi dei protagonisti mi apparivano
disturbanti, come se contenessero perpetuamente qualche allusione
lasciva e immonda... E i contesti! Stranianti, ossessivi,
spersonalizzanti...
Certo,
considerato che tutto ciò è voluto, Maruo è un maestro, però qui
mi ha davvero indotto la nausea, toccando corde che ha teso fino alla
rottura.
I
suoi “Il vampiro che ride” e “La ragazza delle Camelie”, per
dire, pubblicati precedentemente, erano più misurati, e, al di là
di certi passaggi, li avevo complessivamente apprezzati.
Senza
dubbio morbosi, pruriginosi, estremi. Ma gestibili.
“Notte
Putrescente” no.
E'
oltre.
Però
– questa è la verità – forse la mia è solo miopia... O
incapacità di ammettere qualcosa, di cui però a livello inconscio
sono affamata.
Perché
anche se questa graphic novel mi ha sconvolta, portandomi ad
interrompere più volte la lettura, ho continuato a leggere e ad
acquistare le opere di Maruo, spesso dichiarandomi oltraggiata, e poi
continuando a comprarle. Dunque? Semplice masochismo?
Temo
che uno psicologo diagnosticherebbe altro...
Solo
per adulti.
Adulti
con lo stomaco d'acciaio.
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