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martedì 9 luglio 2013

Un classico estremamente romantico...


ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
di Jane Austen

 
Un classico estremamente romantico, in cui, con “romantico”, non alludo a “stucchevole e denso di ridicole melensaggini”, ma a coinvolgente e passionale, con una profonda vena di struggimento e di irraggiungibilità.

La protagonista, dunque, lungi dall'essere un'inutile bella in pericolo, è invece una giovane brillante e vivace, con la lingua piacevolmente velenosa, che tuttavia, per raggiungere la felicità (come sempre sinonimo di amore), dovrà affrontare diversi ostacoli: il suo stesso carattere per primo.

A dividere gli innamorati – che per la maggior parte del romanzo ignorano di esserlo – si stagliano, infatti: l'orgoglio di classe, il pregiudizio di lei verso di lui, avversità varie, e conflitti interiori... Una storia d'amore, quindi, ma non soltanto...

Siamo nel 1800 e quest'opera vi è magnificamente ancorata offrendo, tra l'altro, un divertente spaccato della società contemporanea, vista con garbata e acuta ironia, che illumina e rischiara le vicende dei protagonisti e che costituisce uno dei principali punti di forza del libro.

Come interpretare, altrimenti, la tragica idiozia della signora Bennet e delle sue figlie minori? O il patetismo (per me) irrimediabile del signor Collins?

Tra i temi che vengono affrontati – peraltro con prospettive straordinariamente moderne ed anticonvenzionali – e che alimentano la trama ergendosi a motore della stessa, abbiamo: la differenza di classe, il ruolo della donna (che, più per sopravvivenza, che per amore, deve mirare, di norma, ad un buon matrimonio) e i rapporti fra lui e lei, che qui vengono indagati e sviscerati anche grazie ai comprimari, capaci di fornire esempi ed applicazioni delle varie possibilità.

I personaggi principali sono Elizabeth Bennet e il signor Darcy, ombroso e riservato, un po' snob, ma onesto e dai ferrei principi, che incarna, per certi versi, il principe azzurro ideale. Sebbene, a dire il vero, a me abbia colpito di più il signor Bennet, padre di Elizabeth: simpaticissimo, intelligente e buono, e, soprattutto, rispettoso delle figlie, contrariamente ai padri del tempo e, forse, ai suoi doveri.

In quanto ai restanti membri della famiglia Bennet: la madre e le sorelle minori sono semplicemente stupide e spregevoli, benché in modo diverso, mentre Jane, la maggiore, è troppo bella, troppo buona, e in generale troppo perfetta, per non annoiarmi a morte, per quanto sia innegabilmente adorabile.

Insomma, non ci limitiamo a seguire le vicissitudini dei due protagonisti, che a poco a poco si conoscono e si rivelano all'altro per ciò che sono, ma anche quelle degli altri personaggi, incrociando diversi comprimari, che, nonostante la trama lineare, creano ripercussioni narrative inaspettate, dando luogo a variabili interessanti.

Un ruolo particolarmente significativo spetterà al signor Collins e al signor Wickham...

Per il resto? Che dire?

Che “Orgoglio e Pregiudizio” è un capolavoro, assolutamente da leggere, ma che si gusterà di più se si è innocenti fanciulle in fiore, ancora incorrotte, quando il proprio sentire è autenticamente puro e intenso. Il libro, infatti, riscoperto da adulte, potrà così assumere un sapore diverso, un po' nostalgico, ma molto dolce, in cui potrà essere meraviglioso reimmergersi, perché restituirà alla sognante lettrice una parte che credeva perduta, e che invece era solo dimenticata.

Se, invece, come me, ci si imbatterà in esso solo all'Università, lo si apprezzerà con maggior distacco, venendone comunque coinvolte, ma, temo, senza la potenza della magia adolescenziale...

E se si è un masculo... Eh, non lo so proprio!

Io non lo sono, e non conosco nessun ragazzo che l'abbia letto... il romanzo mi sembra molto femminile, ma magari è un pregiudizio (ops)... Comunque, se a qualcuno di questi rari ed interessanti esemplari di uomo/ragazzo capitasse di incappare nel mio Post, per favore, mi faccia sapere!

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