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martedì 4 giugno 2013

Una gradita sorpresa...


HUNGER GAMES (film)




 
C’è chi dice sia scopiazzato da “Battle Royale” (manga/libro/film)… Io non l’ho letto (ma sto pensando di procacciarmi il romanzo, quindi mi pronuncerò in futuro) perché mi pareva che la trama fosse troppo simile al manga “Fortified School”, quindi non posso dire… Ma di sicuro mi ha ricordato “La lunga marcia” e “L’uomo in fuga” di Stephen King (Richard Bachman), più risalenti, se non addirittura, in qualche punto, “1984” di Orwell... Ad ogni modo, quale che sia l’eventuale fonte di ispirazione, il film non è niente male. Magari è pensato per ragazzi, e sì, probabilmente se avessi avuto l’occasione di vederlo in gioventù l’avrei apprezzato maggiormente, però anche alla mia veneranda età mi ha appassionata e divertita.

L’inizio è un po’ lento, introspettivo, ma senza annoiare, e accelera sempre di più, preparando la tensione, sottolineando la drammaticità della situazione, ed al contempo la sua assurdità di fondo, sino a che iniziano i giochi (gli “hunger games”, appunto), all'insegna della ferocia e dell'uccisione reciproca: a quel punto la pellicola ingrana, spicca il volo, ti coinvolge e ti tiene incollato allo schermo sino alla fine. In parte, certo, con le scene d'azione, dure e dal ritmo serrato, che si fanno vieppiù incalzanti, ma in parte anche grazie alle riflessioni della protagonista, a volte più suggerite che esplicitate, e alle implicazioni a livello di rapporti fra i personaggi e tra i partecipanti e il pubblico.

Essere abili combattenti, infatti, non è sufficiente per aggiudicarsi la vittoria: spesso, come ci viene spiegato, a fare la differenza sono gli sponsor, che possono inviarti aiuti nei momenti di crisi. I concorrenti, quindi, oltre che badare a sopravvivere (e ad ammazzare gli avversari), dovranno fare di tutto per ingraziarseli...

Un film di intrattenimento, quindi, ma non privo di spessore, perché le problematiche che solleva sono notevoli e degne di interesse, specie se rivolte ad un pubblico giovane: in primis, il potere malsano dei Media, che distorce e indirizza la realtà sfruttando la sete di sangue dell’uomo, la sua morbosità, i suoi bassi istinti...

La protagonista, però, Katniss (Jennifer Lawrence) – coraggiosa, determinata, ma controllata e apparentemente calma, nonostante le sue insicurezze e i suoi dubbi, la cui psicologia viene sapientemente approfondita – si ribella e non si lascia manipolare dal sistema, rifiutandosi di cedere alla violenza, ma non a difendersi, offrendo quindi un personaggio di riferimento molto positivo e interessante.

Anche i personaggi di contorno sono ben caratterizzati (Rue, così dolce e simpatica, Peeta, che intenerisce al massimo, Haymitch Abernathy – Woody Harrelson – che lì per lì indispone, ma che si rivela un tesoro, Cinna – Lenny Kravitz –, umano e intenso…), dispiace solo che non siano state definite ed approfondite le personalità degli altri Tributi (ossia dei ragazzi costretti a sfidarsi sino alla morte), di cui pure qualcosa si intuisce... E magari anche qualche dettaglio in più sulla forma di governo totalitaristica che impera nel film sarebbe stato ben accolto... E' pur vero, però, che trattasi di una trilogia, perciò è possibile che qualcosa ci venga svelato in futuro...

Bravi gli attori, tutti quanti, compresi quelli che hanno un ruolo marginale, come Elizabeth Banks, Stanley Tucci, e Donald Sutherland...

A livello di inquadrature, invece, il Mio Perfido Marito mi ha fatto notare come fossero “sporche” e nervose quelle relative al distretto di Katniss o ai giochi, a tratti quasi fastidiose, mentre, plausibilmente per sottolineare il contrasto fra le due realtà, quelle ambientate sul set televisivo erano “sberluccicose” e ben definite...

Il film non è perfetto: la sceneggiatura è ridondante in alcuni punti e carente in altre, e i personaggi, che pure mi sono piaciuti, non mi sono entrati nel cuore: senz'altro mi hanno emozionata, ma senza eccessi, senza entrarmi dentro... Comunque, nel complesso, la pellicola è sicuramente stata una gradita sorpresa, e, anche se la scorcerei un po', magari approfondendo altri elementi che invece sono stati trascurati, sono contenta di averla vista... Anzi, credo che leggerò al più presto i romanzi che l'hanno ispirata... Sul punto, quindi, prometto un aggiornamento.

P.S.

Bellissima la canzone che accompagna i titoli di coda.

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