Y,
L'ULTIMO UOMO
di
Brian K. Vaughan
Una
graphic novel appassionantissima, con colpi di scena pazzeschi e ben
calibrati, uno spunto insolito sviluppato
con maestria, ma soprattutto personaggi – primi fra tutti il
protagonista, Yorick – simpaticissimi, autoironici, ma realistici e
consci della situazione ansiogena in cui si trovano.
Quando
Yorick mi ha irrimediabilmente conquistata?
Appena
ha descritto il rapporto con la sorella Hero
(e già il fatto che il padre abbia scelto per i figli nomi tratti
dalle opere di Shakespeare è un punto a suo favore), dicendo
(suppergiù) che sono affiatati come Luke e Leila (si veda “Star
Wars”), ma senza il bacio con la lingua! Come non si può amare
tanta deliziosa “nerditudine”?
La
verità è che Yorick è un ragazzotto sui vent'anni, romantico,
ingenuo. aspirante prestigiatore e un po' imbranatello... ma ha anche
un sacco di risorse, uno spiccato senso dell'umorismo, un gran cuore,
sensibilità, e una scimmia cappuccina, Ampersand, che si rivelerà
determinante sotto molti profili, incluso quello di... supporto
psicologico! La faccenda in cui si trova il nostro protagonista,
infatti, è bella problematica, perché lui è nientemeno che
l'ultimo uomo sulla terra!
Siamo
nel 2002, un'allegra epidemia ha ucciso tutti i maschi, poppanti
inclusi, tutti tranne Yorick, si ignora il perché... Dunque? Dunque
restano solo le donne, impossibilitate, tra l'altro, a riprodursi (ma
nell'imminenza ci sono altre priorità), e... si scatena l'inferno!
La popolazione mondiale è stata dimezzata, ciascuna ha perso
importanti figure di riferimento (padre, marito, fratello), ma è
dura poter fare i conti con il proprio dolore perché mancano cibo,
telecomunicazioni, sicurezza: ci sono disordini ovunque, disastri di
varia natura, si creano gruppi di fanatiche, di predatrici, bisogna
guardarsi da tutte... Specie se si è l'ultimo maschietto: c'è chi
vuole ucciderti, chi vuole sfruttarti come una cavia da laboratorio,
chi semplicemente brama accoppiarsi con te... mentre a Yorick
interessa solo ritrovare la sua ragazza, che però si trova in
Australia, all'altro capo del mondo... Ma ci sono altre
questioncelle di cui occuparsi prima, per il bene dell'umanità, e
visto che, tra le altre cose, anche i trasporti sono k.o., bisogna
mettersi in viaggio, per lo più a piedi...
Yorick,
nonostante non sia proprio un ragazzo alfa, si destreggia in ogni
situazione (più o meno), rivelandoci una morale ineccepibile, e
spesso facendoci una tenerezza totale... Sovente riuscendo a
scamparsela solo grazie all'aiuto di 355, una pratica e “very
cazzut” agente governativa cui è stata affidata la sua protezione
e che, caratterialmente, è completamente diversa da lui per valori
ed atteggiamenti... Ma proseguendo insieme sulla stessa strada
entrambi evolveranno, imparando reciprocamente, e crescendo
tantissimo come persone e come personaggi, acquistando sfumature
sempre più umane e complesse, diventando sempre più amici e sempre
più interessanti...
La
trama è davvero coinvolgente, credibile, realizzata con sapienza e
un buon montaggio. È capace di incuriosirti al massimo, scevra di
luoghi comuni o situazioni trite, senza scontate parentesi
pornografiche (cui sarebbe facilissimo indulgere, dato il plot) o
eccessi di splatter, benché non manchino momenti di crudo realismo.
Altro
punto di forza sono i dialoghi: brillanti, incisivi, infarciti di
citazioni e ammiccamenti (nerd e non), spiritosi, ma a volte anche
profondi...
Il
fumetto è leggero, di intrattenimento, ma spesso affronta temi etici
importanti con intelligenza e mente aperta: femminismo, guerra,
clonazione, inquinamento, religione, fanatismo... Emergono
contraddizioni e verità, ma nulla è mai assoluto, tutto può essere
messo in discussione.
E
naturalmente ci sono molte riflessioni sul ruolo della donna e su
quello dell'uomo... Senza banalità, senza retorica, senza
precluderci alcun punto di vista. Incontriamo di tutto: vittime,
carnefici, psicopatiche, ragazze in gamba, biologhe lesbiche piene di
sensi di colpa, donne politiche, soldatesse... E spesso approfondiamo
le loro motivazioni, le confrontiamo con ciò che erano prima
dell'epidemia, e in che modo sono cambiate, o hanno deciso di
cambiare...
Una
meraviglia!
Del
resto, non siamo troppo stupiti, perché Vaughan è un genio e ci ha
regalato altri capolavori, quali: “Runaways”, “Ex-machina”, e
il brevissimo, ma intenso “L'orgoglio di Baghdad”! Grazie e molti
baci!
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