A
VOCE ALTA. THE READER
di
Schlink Bernhard
Una
storia d'amore complicata, amara, densa di contraddizioni e percorsa
da un sublime erotismo che è più sospiro che azione, più silenzio
che verbo, in cui lei è più anziana di lui di oltre vent'anni.
Un
cruciale quesito etico che è l'anima della narrazione e che acquista
nuove risonanze alla luce del contesto in cui sorge, legato alla
filosofia del diritto ed ad un processo straziante.
La
lettura come miraggio, come massima aspirazione, come fuga e
redenzione. Come legame. Come ossessione.
Una
magnifica figura di donna: caparbia, orgogliosa, sensuale, pudica,
fragile... Sola.
E...
sì, anche il tema dell'eredità del nazismo e della Shoah, ma
trattati in modo insolito e innovativo, fondamentali, ma sullo
sfondo, rispetto alle vicende umane dei protagonisti.
Sensi
di colpa su sensi di colpa, collettivi, individuali, stratificati,
segreti. Dolorosi.
Un
romanzo eccellente.
Intensissimo
e breve, originale, profondo, introspettivo.
Riflessivo,
cauto, ma bollente, che arde dall'interno e ti scotta. Ma senza
retorica, senza compiacimento.
Mi
ha incuriosita e avvinta, affascinata e sedotta, e poi scossa,
sferzata, e lasciata sul ciglio del nulla a meditare...
La
fine è ingiusta, in un primo tempo mi è risultata incomprensibile.
Ma poi ho capito che non poteva che essere così, o avrebbe sciupato
tutto.
Da
questo libro è stato tratto un film che mi è piaciuto e in cui Kate
Winslet, nei panni della protagonista, raggiunge vertici di assoluta
bravura. Ma che, a mio avviso, non svolge appieno il problema etico,
che enuncia, ma non districa, e che risulta assai più difficile da
accettare che nel romanzo, in cui invece viene eviscerato, seppur
senza esasperare l'argomento e lasciandolo comunque parzialmente
irrisolto.
Comunque,
consiglio entrambi.
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