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lunedì 17 giugno 2013

La vendetta mi ha soddisfatta...


DJANGO UNCHAINED




 
Non raggiunge i vertici di Kill Bill (benché in due scene me lo abbia riportato con forza alla memoria), ma è Tarantino, e a me Tarantino piace da morire! E anche qui, tutto sommato, non è niente male!

Il MPM si è lamentato che il film è troppo lungo e che preferiva “Bastardi senza gloria”, ma io me lo sono goduta tutto, Django, fotogramma per fotogramma, e ai Bastardi l’ho pure preferito.

Per le tematiche, essenzialmente… In Bastardi – che, okay, è meglio strutturato e più originale - ho patito per i destini di troppe sventurate fanciulle (Shoshanna in testa) che non si sono adeguatamente vendicate. Qui, invece, la vendetta mi ha soddisfatta… E anche se c’è almeno una morte di cui avrei volentieri fatto a meno, riconosco che è avvenuta con grazia ed un certo stile, quindi posso accettarla.

Dunque?

Dunque la pellicola mi è piaciuta: dalla colonna sonora citazionistica e potente ai magnifici interpreti (Di Caprio eccezionale, Cristoph Waltz adorabilissimo e sornione, Samuel L. Jackson trasfigurato e irriconoscibile...), ai deliziosi e cruenti ammazzamenti (quando spari un proiettile, è come se sparassi da un cannone!) agli sguardi di fuoco, alla cura per i dettagli (il sangue che schizza sui fiori di cotone) alla regia impeccabile e divertita, ai dialoghi sopra le righe!

Più di tutti, però, ho amato il Dott. King Schultz (Waltz) che, in assoluto, è uno dei personaggi Tarantiniani più riusciti… e che ruba la scena a Django (Jamie Foxx), almeno finché questi non ritrova la sua bella… Perché allora il nostro eroe – fantasticamente ed innovativamente nero - si sveglia e i suoi occhi si incendiano! Bella anche l’evoluzione del personaggio, che a poco a poco, grazie anche all’amico e compagno, riscopre se stesso, divenendo carismatico e determinato.

Razzismo, amicizia, vendetta, amore, ironia, epicità, violenza, duelli verbali e non (peccato, niente katana!) e un bel po’ di divertimento… La trama è semplice, ma coinvolgente (uno schiavo liberato da un cacciatore di taglie diventa suo collega di lavoro e compagno di venture, ed insieme decidono di salvare la moglie di lui, ancora schiava) e contiene tutti gli elementi fondamentali per rendermi felice!

Credevo fosse un remake, ma non lo è e del film di Corbucci ha solo il nome, il tema razzista (sia pur diversamente sviluppato) e il gusto per la violenza. E un cameo di Franco Nero.

Un film catartico ed entusiasmante, esagerato e superbo, in cui ogni scena viene assaporata con gusto e passione.

2 commenti:

  1. Un po' in ritardo forse, effettivamente non sono uno che vede molti film, ma a distanza di oltre un anno dal tuo post su Django Unchained anch'io ho visto questo bellissimo film. Non è originalissimo ... in alcuni punti mi sembra simile a "the untouchables" ma è comunque un gran film e la vendetta ti appaga veramente parecchio. Una cosa mi ha dato un po' fastidio però: diciamo che preferisco i film realistici al 100% e quindi mi ha un po' urtato vedere il protagonista uscire indenne da certe sparatorie all'ultimo sangue in cui da quante erano le pallottole in circolazione avrebbe dovuto per lo meno morire anche il regista

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  2. Be' Tarantino è originale in quanto pesca (bene) a destra e sinistra... Kill Bill, ad esempio, che è il mio film preferito tra i suoi, è mutuato su un film asiatico di un po' di anni fa (non ricordo il titolo, ma l'avevo incrociato su Sky). In quanto, invece, al realismo: no, io sono per lo squisito eccesso, che, oltre all'incolumità del protagonista, implica altresì l'esplosione delle teste ad ogni sparo!!! Ma, naturalmente, de gustibus non disputandum est! Saluti, a presto!

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