LE
MEMORIE DELLO SQUALO
di
Steven Hall
Un
romanzo pazzesco!!! Persino graficamente ci sono sorprese: pagine in
cui le parole formano squali o in cui le frasi “spariscono” o non
ci sono...
L'immaginazione
non ha confini, ma è profondamente intelligente, “studiata”,
originale: totalmente nuova e diversa da tutto (in realtà c'è chi
addita Matrix, ma la prospettiva qui è più filosofica, più
intellettuale, meno semplice, e poi la resa su carta implica già di
per sé un altro universo narrativo rispetto alla trilogia
cinematografica)... A tratti forse anche un po' da mal di testa, ma
per questo ancora più irresistibile...
Tanto
per dire... Lo squalo del titolo non nuota nel mare – e nemmeno nel
bicchiere della copertina – ma è un Ludoviciano, uno squalo
concettuale generatosi nei flussi comunicativi umani che si nutre di
ricordi... Nella fattispecie, di quelli del protagonista, Eric
Sanderson, da ormai tre anni.,, Tanto che noi lo troviamo senza
memoria, impegnato nel tentativo di ricostruire la propria identità
e a ricevere misteriose buste dal “primo” se stesso.
Non
aspettatevi, però, solo riflessioni e crogiolamenti mentali:
l'azione non manca ed è avvincente, incalzante, congestionata.
La
realtà del libro è quella comune, quotidiana, ma multidimensionale,
astratta, misteriosa, in cui letteralmente si aggirano cose che mai
avremmo sospettato esistere.
Via
via che ci addentriamo nella trama scopriamo che è ancora più
complessa, dotata di regole proprie di non sempre facile gestione.
Un
romanzo ingegnoso meravigliosamente scritto, ricco di riferimenti,
citazioni colte e “nerdatine”, un agglomerato di idee in
fermento, geniale e imperdibile!
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