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sabato 17 agosto 2013

Spaventa e incanta...


IL LABIRINTO DEL FAUNO

(2006)


L'inizio è lento, lentissimo, ma affascina e crea atmosfera, ti culla e acquista ritmo, fino a inghiottirti...

Sullo sfondo della dittatura franchista, un film immaginifico e visionario, altamente drammatico, fatato e magico, a metà tra horror e fantasy, con una fine rassicurante che al contempo non la è per nulla.

Spaventa e incanta, in certi momenti è brutale, denota una immaginazione trionfante e innovativa (chi le ha mai viste le fate interpretate così?), poesia, sensibilità, e gusto per il simbolismo e l'allegoria.

Realtà e fantasia si confondono, ricomponendosi in una dimensione nuova e non del tutto definibile, che sempre conserva un margine di dubbio e uno di scetticismo.

Ci sono prepotenze ed efferatezze, quelle vere, quelle storiche, contrapposte l'idealismo e il coraggio, e poi quelle domestiche, contro una bambina di dodici anni, innocente, pura, incontaminata, che può solo rifugiarsi nei sogni e nelle fiabe.

Solo che anche quelle, a volte, sono crudeli, perché, loro malgrado, riflettono il mondo e su di esso si ripercuotono.

Guillermo del Toro supera se stesso, senza riuscire più ad eguagliarsi.

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