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venerdì 23 agosto 2013

No stomaci deboli...


I BORGIA
di Alejandro Jodorowsky e Milo Manara

 
Una graphic novel in quattro volumi, molto (moltissimo) sensuale, con tocchi di calda perversione e di passioni repentine e irrefrenabili (qui si sente più Jodorowsky che Manara) assolute, totali, ma pronte a mutare con il soffio del vento...

Intendiamoci, non ci sono solo orge raffinate e tragiche mutilazioni, sebbene gli eccessi vengano spesso esasperati, e non senza un certo autocompiacimento, ma anche una trama avvincente, reinterpretazioni storiche gustose (e calcatissime), guest star del calibro di Machiavelli e Leonardo Da Vinci, e sangue, sangue che bolle.

Sì, neanche violenza e splatter mancano.

Il soggetto è noto, la scandalosa è ambiziosa famiglia Borgia, la sua ascesa e il suo tracollo, la sua carnalità. In prima facie si può essere rapiti dalla bellezza dei disegni (Manara al suo meglio), ma è la storia (o la Storia?) a conquistare davvero, a dare sostanza ai sipari di estro inventivo. Ma si badi, senza pretese educative: trattasi sì di fumetto d'autore, ma che nella fattispecie vuole soprattutto appassionare, sconvolgere e intrattenere. Ma, in fondo, perché no? I Borgia sono così.

I primi due volumi sono davvero una meraviglia, però, chissà perché, ad un certo punto il ritmo accelera, e i fatti si susseguono con una velocità eccessiva, laddove, invece, sarebbe stato preferibile soffermarsi maggiormente sui vari sviluppi e colpi di scena. L'impressione è quella di sentirsi un po' travolti, un po' frastornati, con troppi fatti che si sommano e avvengono tutti insieme.

Pazienza, si ama lo stesso.

Però, attenzione: no stomaci deboli, no puritani, no bigotti.

E neanche anime candide e delicate.

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